22 marzo 2012

Immigrazione ed economia: la sfida della crisi in Italia e in Emilia Romagna

Martedì 27 marzo, dalle 11 alle 13, presso la Sala Congressi della Facoltà di Economia dell’Università di Parma, saranno presentati il IV Rapporto European Migration Network Italia-EMN e il XXI Dossier Statistico Immigrazione 2011 Caritas/Migrantes.

L’iniziativa, realizzata con il sostegno della Regione Emilia-Romagna in collaborazione con il Centro Universitario per la Cooperazione Internazionale CUCI e l’Associazione Africa e Mediterraneo, intende far luce sul rapporto tra immigrazione ed economia in Italia e in Emilia-Romagna, attraverso una riflessione sui dati e le analisi fornite dal Dossier Caritas e dal Rapporto EMN.

Dopo i saluti introduttivi del Direttore del Dipartimento Paolo Andrei, dell’Assessora alle politiche sociali della Provincia di Parma Marcella Saccani e della Direttrice della Caritas di Parma Maria Cecilia Scaffardi, sarà presentato il video sul Dossier realizzato da RaiNews24.

A seguire, sotto il coordinamento di Franco Pittau (Punto di contatto Italia EMN e Coordinatore del Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes), sarà possibile ascoltare gli interventi di Pietro Pinto del Comitato scientifico Dossier Immigrazione sul “Quadro dell’immigrazione in Italia” e di Andrea Stuppini della Regione Emilia-Romagna sull’ “Economia dell’immigrazione: costi e benefici”, con gli approfondimenti del Prof. Andrea Lasagni su “Gli immigrati e l’esperienza imprenditoriale”, del Vice Presidente di Money Gram per Italia, Cipro, Turchia e Balcani Massimo Canovi su “Le rimesse degli immigrati “e del Rappresentante della AUSL di Parma Faissal Choroma su “L’accesso dei migranti ai servizi sanitari”.

Al termine dell’incontro saranno messi a disposizione fino ad esaurimento copie il Dossier e il Rapporto. Sarà inoltre distribuito il manuale “Comunicare l’immigrazione, guida pratica per gli operatori della comunicazione” realizzata da Lai-momo e IDOS, nell’ambito di un progetto promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

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21 marzo 2012

Immigrazione: fare Memoria. Presentazione del XXI Dossier statistico immigrazione Caritas/Migrantes 2011

Martedì 27 marzo ore 17 a Ravenna presso la Sala Buzzi, in via Berlinguer 11, l’associazione culturale Ipazia organizza – in collaborazione con il Comune di Ravenna assessorato all’immigrazione, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna, Assessorato alle Politiche Sociali e l’associazione Africa e Mediterraneo, Cooperativa Lai-momo, Circolo Cooperatori Ravennati, il Centro Studi e Ricerche Idos, Rete Europea delle Migrazioni e con il sostegno della Regione Emilia-Romagna, Assessorato alle Politiche Sociali – il convegno “Immigrazione: fare Memoria, in occasione della presentazione del XXI Dossier statistico immigrazione Caritas/Migrantes 2011.

La giovane associazione Ipazia attiva da qualche anno nel territorio del ravennate, si occupa dei temi della migrazione e della memoria come tentativo di comprensione e consapevolezza del presente. L’obiettivo del convegno è quindi di contestualizzare le esperienze dei migranti attraverso la conoscenza del passato, la scoperta del presente, le prospettive sul futuro.

Nel corso della serata, dopo i saluti di Provincia e Comune, interverranno Giovanna Vaccaro dell’associazione Ipazia, Franco Pittau in qualità di coordinatore del Dossier statistico immigrazione 2011, Pietro Pinto del comitato scientifico del Dossier, Andrea Stuppini della Regione Emilia Romagna, Giuseppe Bea della CNA, Doriana Togni e Laura Gambi per il Circolo Cooperatori Ravennati e Andrea Maestri avvocato amministrativista esperto immigrazione.

Successivamente Sandra Federici, direttrice della rivista Africa e Mediterraneo, presenterà il manuale “Comunicare l’immigrazione – Guida pratica per gli operatori dell’informazione”, realizzato per il Ministero del Lavoro dalla cooperativa Lai-momo e dal Centro Studi e Ricerche Idos.

Alla fine del convegno, grazie alla collaborazione del CNA, sarà possibile, per la stampa e per gli operatori del settore, ottenere fino ad esaurimento copie una copia del manuale insieme al dossier statistico Caritas/Migrantes e al rapporto “Canali migratori. Visti e presenza irregolare”, realizzato da European Migration Network Italia – Ministero dell’Interno.

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20 marzo 2012

Lo stato dell’immigrazione in Italia e in Emilia Romagna. Presentazione del Dossier Statistico Caritas/Migrantes 2011 e del manuale “Comunicare l’Immigrazione”

Lunedì 26 marzo, dalle 20.30 alle 22, presso la Sala San Francesco della Biblioteca Comunale di Imola, saranno presentati il Dossier statistico Caritas/Migrantes 2011 e il manuale “Comunicare l’immigrazione: guida pratica per gli operatori dell’informazione”.

L’iniziativa, organizzata dalla Caritas diocesana di Imola e dall’Associazione Trama di Terre con il sostegno della Regione Emilia-Romagna, dell’Assessorato alle Politiche Sociali e con il patrocinio del Comune di Imola, intende creare un’occasione per far luce sullo stato dell’Immigrazione in Italia e in Emilia Romagna, attraverso il supporto di dati e analisi forniti dal Dossier della Caritas e dalla guida pratica realizzata per il Ministero del Lavoro dalla Cooperativa Lai-momo e dal Centro Studi Idos.

La partecipazione attiva dell’Associazione di donne native e migranti, Trama di Terre, darà la possibilità di dedicare un’attenzione particolare allo stato dell’immigrazione femminile sul territorio, grazie al valore aggiunto della sua esperienza nel confronto di genere, generazioni e culture diverse.

Nel corso dell’incontro, sotto il coordinamento del Presidente dell’Associazione Amiss Jora Mato, interverranno il Sindaco di Imola Daniele Manca, il Responsabile della Caritas Luca Gabbi, il Responsabile dell’Associazione Africa e Mediterraneo Andrea Marchesini Reggiani, il Coordinatore del Dossier Statistico Immigrazione Caritas/Migrantes Franco Pittau, il Rappresentate della Regione Emilia-Romagna Andrea Stuppini, il giornalista Daniele Barbieri e la Presidente dell’Associazione Trama di Terre Tiziana Dal Prà.

Al termine dell’incontro saranno messi a disposizione del pubblico fino ad esaurimento copie i Dossier, grazie alla collaborazione di Unioncamere, e la guida pratica.

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21 febbraio 2012

Comunicare l’immigrazione – Guida pratica per gli operatori dell’informazione: Preview e Download

Il libro “Comunicare l’immigrazione. Guida pratica per gli operatori dell’informazione”, realizzato da coop. Lai-momo, editrice di Africa e Mediterraneo, e dal Centro studi e ricerche Idos, curatore del Dossier Statistico Immigrazione Caritas Migrantes, fornisce un quadro di riferimento relativo al riparto di competenze istituzionali in materia di immigrazione, oltre a dati quantitativi e indicatori territoriali che mettono in luce i benefici del fenomeno migratorio per la società ospitante; propone una sintesi comparativa a livello europeo delle principali norme che regolano l’ingresso ed il soggiorno degli stranieri e dei principali indici di integrazione, e offre, infine, esempi di buone prassi comunicative e racconti di storie di migrazione di successo.

Dopo la prima presentazione a Roma il 20 febbraio 2012 è ora disponibile il download al link seguente:

Download Comunicare l’immigrazione COMPLETO (17 Mb)


Preview:

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15 febbraio 2012

Presentazione del volume “Comunicare l’immigrazione – Guida pratica per gli operatori dell’informazione”

A partire da lunedì 20 febbraio sarà messo a disposizione dei giornalisti italiani un manuale contenente dati e informazioni sui temi dell’integrazione e dell’immigrazione, per contribuire a realizzare un’informazione realistica e non distorta sull’apporto dei cittadini stranieri al nostro paese.

Il libro “Comunicare l’immigrazione. Guida pratica per gli operatori dell’informazione”, realizzato da coop. Lai-momo, editrice di Africa e Mediterraneo, e dal Centro studi e ricerche Idos, curatore del Dossier Statistico Immigrazione Caritas Migrantes, fornisce un quadro di riferimento relativo al riparto di competenze istituzionali in materia di immigrazione, oltre a dati quantitativi e indicatori territoriali che mettono in luce i benefici del fenomeno migratorio per la società ospitante; propone una sintesi comparativa a livello europeo delle principali norme che regolano lʼingresso ed il soggiorno degli stranieri e dei principali indici di integrazione, e offre, infine, esempi di buone prassi comunicative e racconti di storie di migrazione di successo.

Questo strumento sarà presentato a Roma lunedì 20 febbraio 2012, alle 10,30, presso il Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale, Sapienza Università di Roma, Via Salaria 113 e verrà distribuito ai partecipanti fino ad esaurimento delle copie.

È prodotto nell’ambito del progetto “Co-in – comunicare l’integrazione”, promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Dir. Gen. dell’Immigrazione e delle Politiche di Integrazione, con finanziamento del Fondo Europeo per l’Integrazione di cittadini di Paesi Terzi – Programma annuale 2010.

PROGRAMMA

Introduzione:

Maria Cecilia Guerra, Sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Presentazione del manuale:

Sandra Federici, Direttrice della rivista “Africa e Mediterraneo”.

Relazioni di commento:

Mario Morcellini, Direttore del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale – Sapienza

Università di Roma:

Ribka Sibhatu, Ricercatrice sul ruolo dei media, “Forum per lʼintercultura”di Roma.

Interventi:

Franco Siddi, Segretario della Federazione Nazionale Stampa Italiana;

Stephen Ogongo, Giornalista di Africa News;

Dulce Araujo, Giornalista di Radio Vaticana.

Brevi interventi del pubblico

Conclusioni:

Natale Forlani, Direttore Generale dellʼImmigrazione, Ministero del Lavoro;

Angelo Malandrino, Direttore Centrale per le politiche dellʼImmigrazione e dellʼAsilo, Ministero dellʼInterno – Dipartimento per le Libertà Civili e lʼImmigrazione.

Coordinamento dei lavori:

Franco Pittau, Centro Studi e Ricerche Idos.

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04 novembre 2011

Oltre la crisi, insieme. L’immigrazione in Italia secondo il Dossier Statistico immigrazione 2011

“Oltre la crisi, insieme” è il motto scelto dall’équipe del Dossier Statistico immigrazione per l’edizione di quest’anno, nella consapevolezza della difficile fase economica e sociale in cui cade la pubblicazione di questo importante strumento di lettura della migrazione. Un fenomeno che gli indicatori attestano come sempre più stabile e strutturale, non sempre assecondato dalla legislazione sia per quanto riguarda l’offerta di pari opportunità per l’inserimento sia per la garanzia della stabilità del soggiorno.

La presenza regolare dei cittadini stranieri in Italia si aggira attorno ai 5 milioni, come lo scorso anno. Esauritosi verso la metà degli anni ’70 l’esodo verso l’estero, è andata incrementandosi l’immigrazione in Italia, con un crescendo del tutto notevole nell’ultimo decennio, in cui la popolazione immigrata è aumentata di 3 milioni di unità e gli indicatori di inserimento sono diventati sempre più forti.

Tra questi, la crescente presenza di famiglie (2 milioni quelle con almeno un componente straniero), il numero dei minori (993.238), l’incidenza sulla popolazione residente (7,5%), la forza lavoro (oltre il 10%), il numero degli occupati (oltre 2 milioni), i titolari d’impresa (228.540), le acquisizioni di cittadinanza (66mila), i matrimoni misti (21.357).

La Caritas Italiana ha voluto porre l’accento sul fatto che gli operatori sociali e pastorali sono una “base indispensabile perché si avvii un nuovo corso, che congiunga il nostro passato di emigrazione con il presente che stiamo vivendo come paese di immigrazione.” Ha inoltre esortato a imparare a essere aperti ma non approssimativi, a farsi carico dello sviluppo del nostro paese senza trascurare gli altri, a vivere una globalizzazione all’insegna dei diritti e di uno sviluppo autentico. Questo per imparare a vivere con gli immigrati, chiedendo agli immigrati di collaborare.

Immigrati per i quali la vita non è stata facile ultimamente: nell’ultimo anno sono scaduti, senza più essere rinnovati, ben 684.413 permessi di lavoro (2/3 per lavoro e 1/3 per famiglia), costringendo gli interessati al rimpatrio o al rifugio nel lavoro nero.

Pubblichiamo di seguito la scheda riassuntiva del Dossier 2011.

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02 novembre 2011

Dossier statistico immigrazione Caritas 2011: in Emilia-Romagna aumenta l’incidenza dei residenti stranieri sulla popolazione

Bologna – 544mila, pari al 12,3% della popolazione residente. È la stima della Caritas sui soggiornanti in Emilia-Romagna (al 31 dicembre 2010), dove il fenomeno migratorio conferma le sue caratteristiche di stabilità. Infatti, se si considerano i 164.597 permessi di lungo periodo (ex carte di soggiorno), emerge un andamento di continuo incremento negli anni (+343% dal 2004 al 2010). Anche dal dato delle residenze è evidente un progressivo aumento dell’incidenza percentuale, che va dal 9,7% del 2009 al 10,5% del 2010 fino all’11,3% del2011. Rallentata la crescita (dell’8,2%) della popolazione straniera residente rispetto agli anni precedenti: 10% nel 2006, 15% nel 2007 e 2008, 9,8% nel 2009. È, in sintesi, il quadro che emerge dal 21° Dossier statistico immigrazione Caritas/Migrantes, presentato il 27 ottobre a Bologna dall’assessore regionale alle Politiche sociali Teresa Marzocchi, Pietro Pinto (Comitato scientifico Dossier Caritas/Migrantes e associazione “Africa e Mediterraneo”) e Gianmarco Marzocchini (delegato regionale Caritas Emilia-Romagna).
«I dati ci dicono che in Emilia-Romagna l’immigrazione è caratterizza dalla stabilità» ha sottolineato l’assessore Marzocchi. «Sono cittadini che fanno parte a tutti gli effetti della nostra società. Cittadini perlopiù giovani che lavorano, che svolgono anche attività in proprio. Non sono una minoranza: tant’è che la nostra politica regionale non prevede assolutamente la creazione di servizi separati, a parte, ma accessibili a tutti i cittadini che vivono sul territorio. Gli immigrati residenti in Emilia-Romagna – l’11,3% sul totale della popolazione – ‘consumano’ solo l’1% del welfare – ha aggiunto l’assessore – : questo dato sfata il luogo comune, la percezione purtroppo diffusa, secondo cui questi cittadini ci ‘costerebbero’ di più di quanto producono. Non è affatto così». Infine, «per attuare politiche migratorie adeguate e corrette per i nostri territori – ha concluso l’assessore – è necessario che vengano modificate le normative nazionali: soprattutto quelle relative ai minori, in rapporto all’ottenimento della cittadinanza italiana, e anche agli adulti, per quanto riguarda il voto e la regolazione dei flussi. Altrimenti si ostacolano accoglienza e integrazione».

Residenti e Paesi di provenienza

I Comuni emiliano-romagnoli che superano il 10% dei residenti stranieri passano dai 22 del 2004 ai 161 sui complessivi 348 del 2010, con Galeata (Fc) al 21,7%, Luzzara (Re) e Castel San Giovanni (Pc) al 20,3% e Rolo (Re) al 18,1%. I principali Paesi di provenienza degli stranieri residenti sono il Marocco (14,1%, in decremento di mezzo punto percentuale), la Romania (13,2%, pressoché stabile), l’Albania al 12,1% (a sua volta in diminuzione di mezzo punto). Parallelamente, risultano in marcata crescita alcuni Paesi dell’Est europeo, quali l’Ucraina (che passa dal 5,1% al 5,5%) e, soprattutto, la Moldavia (dal 4,6% al 5,6%). Presentano percentuali fra il 4 e il 5% la Cina e la Tunisia.

Scuola

L’Emilia-Romagna rimane al primo posto in Italia per incidenza percentuale di alunni stranieri. Nell’anno scolastico 2010/2011 gli alunni con cittadinanza non italiana sono 82.535, pari al 14% dei 589.152 iscritti totali. L’incidenza è salita pertanto rispetto al 13,5% dell’anno scolastico 2009/2010 e al 12,8% del 2008/2009. In particolare, rispetto a questo dato medio complessivo, emergono valori più elevati nella scuola primaria (15,2%) e secondaria di primo grado (15,7%). Quasi la metà (44,7%) degli alunni stranieri è nata in Italia. Anche nei nidi la presenza è in crescita: nell’anno scolastico 2010/2011 la percentuale di stranieri è del 9,2% (8,2% nell’anno precedente). Va ricordato che quasi un cittadino straniero residente su quattro (22,8%) è minorenne.

Lavoro

Nel corso del 2010 la banca dati Inail indica 311.238 lavoratori dipendenti stranieri occupati in Emilia-Romagna. Si tratta del 19,8% dei lavoratori complessivi, che confermano una crescita costante registrata negli ultimi anni: nel 2007 i lavoratori stranieri rappresentavano il 17,8%, il 18,8% nel 2008, il 19,3% nel 2009. I lavoratori stranieri si concentrano prevalentemente nei settori dell’industria (25,2%), nel settore alberghiero-ristorativo (14%), delle costruzioni (11,7%), servizi alle imprese (10,7%) e agricoltura (10%). I Paesi più rappresentati fra i lavoratori dipendenti sono, nell’ordine, Romania, Marocco, Albania, Cina. La banca dati Inail contiene anche i dati relativi ai lavoratori parasubordinati: risultano 9.826 occupati stranieri, pari al 9,6% del totale.
Non solo lavoratori dipendenti, però: secondo i dati Infocamere – Camera di Commercio (al 31 dicembre 2010) i titolari stranieri di impresa individuale sono 32.196 e rappresentano il 7,5% di tutte le imprese attive. Ai primi posti si collocano il settore delle costruzioni, del commercio e le attività manifatturiere. Le provenienze più rappresentate sono nell’ordine Albania, Marocco e Cina.

Fisco e previdenza

L’apporto dei lavoratori stranieri è importante non solo sul versante produttivo, ma anche su quello fiscale, contributivo e dei consumi. In particolare, nel 2009, dai 216.000 lavoratori stranieri stimati in Emilia-Romagna sono stati versati oltre 800 milioni di euro di contributi previdenziali e 452 milioni di gettito fiscale (tra Irpef, Iva sui consumi, imposte sui fabbricati, e così via), per un totale di 1,25 miliardi di euro. Il basso livello dei redditi, che si traduce in un minor gettito fiscale, viene tuttavia “compensato” da una struttura del welfare italiano orientata prevalentemente verso le prestazioni previdenziali e i servizi socio-sanitari per gli anziani. Prestazioni e servizi di cui gli stranieri possono essere beneficiari in parte molto ridotta, anche perché la normativa in vigore permette loro il pensionamento solo al compimento del sessantacinquesimo anno di età. La percezione che gli immigrati rappresentino un onere per i conti pubblici non è dunque suffragata dai dati: gli stranieri sono l’11,3% dei residenti, ma il solo 1% delle spese di welfare da loro assorbite e i contributi previdenziali da loro versati sono un indubbio vantaggio per il bilancio Inps, almeno nel breve periodo.

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24 ottobre 2011

Presentazione del Dossier Statistico Immigrazione Caritas Migrantes 2011

La nostra associazione Africa e Mediterraneo e il Centro Studi e Ricerche Idos hanno stretto un accordo per promuovere la conoscenza del “Dossier Statistico Immigrazione 2011 Caritas/Migrantes” in Emilia Romagna. Collaboreremo nell’organizzazione di presentazioni del dossier in diverse province della Regione.

Il “Dossier Statistico Immigrazione” è un progetto nazionale che vede coinvolte la Caritas Italiana, la Fondazione Migrantes e le rispettive sedi territoriali: la sua realizzazione, pubblicazione e diffusione è affidata al Centro Studi e Ricerche Idos. Viene realizzato ogni anno dal 1991 e raccoglie tutti i dati disponibili sul fenomeno dell’immigrazione in Italia, relazionandoli nel piano nazionale e in quello degli ambiti regionali e locali, con approfondimenti sui vari aspetti del fenomeno. All’esposizione statistica si accompagna l’analisi delle informazioni, effettuata da esperti del settore con il corredo di dettagliate tabelle esplicative e riassuntive.

Nel 2010 il Dossier Statistico Immigrazione ha segnato i 20 anni dalla sua prima uscita, confermandosi come la fonte più utilizzata dagli operatori sociali, dell’informazione e degli enti pubblici interessati a essere aggiornati riguardo ai dati e ai problemi più attuali relativi al fenomeno dell’immigrazione.

Il 27 ottobre avrà luogo la presentazione ufficiale del dossier 2011 in tutte le regioni italiane.

Ecco i dettagli della conferenza stampa di Bologna:

Bologna, giovedì 27 ottobre 2011

ore 11

Sala stampa della Giunta Regionale

V.le Aldo Moro 52

Intervengono

Pietro Pinto – Comitato scientifico Dossier Caritas/Migrantes e Ass. Africa e Mediterraneo

Teresa Marzocchi – Assessore regionale Politiche sociali e Immigrazione

Gianmarco Marzocchini – Resp. Caritas immigrazione Emilia-Romagna

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17 ottobre 2011

Seconde generazioni e pluralismo religioso: nuovi modelli nell’Italia che cambia

Siamo ormai tutti concordi nel considerare la società nella quale viviamo un vero e proprio laboratorio, un terreno di cambiamento e mutamento, dove le persone si incontrano, le identità si mescolano e le novità ci cambiano, ci modificano, nessuno escluso. A cambiare ed evolversi è proprio la stessa società italiana sempre più variegata e differenziata; cambiano le famiglie, cambiano i rapporti sociali, che si mescolano e si riformulano, cambiano quindi gli stessi cittadini, ridefinendo inevitabilmente cosa significhi essere “italiano”, ridefinendo tutte quelle caratteristiche che da sempre sono state associate all’ “italianità”.

I protagonisti di questo cambiamento saranno le nuove generazioni ed ancora di più le cosiddette seconde generazioni, ovvero i figli di cittadini immigrati, coloro che, sospesi tra mondi differenti, diverranno inevitabilmente fondamentali mediatori tra diverse culture, un ponte tra il qui e l’altrove.

La sfida che si pone alle famiglie di questi ragazzi porta con sé questioni di identità religiosa, di educazione, di modelli di crescita.

Per discutere l’argomento e fornire anche strumenti per affrontare questa sfida il CDLEI, Centro di Documentazione e Intercultura del Comune di Bologna, e la rete regionale dei Centri Interculturali organizzano nelle giornate di giovedì 20 e mercoledì 26 a Bologna 2 seminari di approfondimento  dal titolo “Crescere, Credere” proprio sui temi del pluralismo religioso, delle famiglie migranti e delle seconde generazioni.

I seminari fanno parte della manifestazione “Segnali di Pace 2011″ promossa dalla Provincia di Bologna.

Per maggiori informazioni: http://www.comune.bologna.it/cdlei/notizie/

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14 ottobre 2011

Quando un migrante non ammette il fallimento… , album di Al’ Mata ed Edimo riceve il primo premio del fumetto africano al festival internazionale del fumetto di Algeri (FIBDA)

Il Festival Internazionale del fumetto di Algeri (FIBDA), è uno degli eventi più famosi e importanti per i fumettisti africani. Il Festival si è concluso lo scorso 8 ottobre 2011, con la premiazione dell’album Le retour au pays d’Alphonse Madiba dit Daudet, disegnato da Al Mata, già vincitore della seconda edizione del Premio Africa e Mediterraneo nel 2003, nella sezione tema libero per il suo fumetto Tout ce qui tombe, realizzato in collaborazione con Sampi Gampez. Il disegnatore Al Mata è originario della Rep. Dem. Congo e ha già ricevuto diversi premi nel corso della sua carriera.

Lo sceneggiatore del fumetto vincente, Christophe NGalle Edimo, vanta anche lui una lunga e ricca esperienza e ha già scritto diversi album di fumetti, tra i più noti, ricordiamo quelli della collezione didattica “Valori comuni”, un progetto finanziato dalla Commissione Europea, edizione Lai-momo e in collaborazione con l’Afrique dessinée.

Al Mata e Christophe Ngalle Edimo si conoscono da tempo, in quanto entrambi fanno parte dell’associazione L’Afrique dessinée. I due artisti hanno già collaborato diverse volte nel passato, per esempio nella realizzazione dell’avventura Zambo.

Le retour au pays d’Alphonse Madiba, dit Daudet (L’Harmattan BD, 2010) racconta delle peripezie di un giovane Camerunense che, dopo aver vissuto 13 anni in Europa nell’inutile ricerca di una vita stabile, non vuole ammettere il suo fallimento che presuppone il ritorno nel suo paese di origine. Senza titoli di studio e senza soldi, Madiba arriva in un centro di accoglienza per lavoratori immigrati fino al giorno in cui non viene espulso e costretto a far ritorno nel suo paese. Qui, Madiba si inventa di tutto per nascondere il suo fallimento e cerca in ogni modo di ingannare la popolazione del quartiere in cui abita, tanto che gli stessi abitanti credono alle sue menzogne fino a considerarlo, per qualche tempo, come un vero e proprio eroe. Il periodo di gloria finirà ben presto, la fallimentare ricerca di lavoro presso i ministeri della città costringerà Madiba a chiedere l’elemosina per poter vivere. Dopo l’ennesima sconfitta, Madiba decide di recarsi in un paese vicino, dove ha l’opportunità di diventare professore di francese per i giovani. Con l’unico libro che possiede per l’insegnamento, Le Avventure di Tartarin de Tarascon di Alphonse Daudet, Madiba troverà finalmente un ruolo che gli corrisponde e in cui si troverà bene.

Christophe NGalle Edimo fa un ritratto molto critico di questa giovane generazione africana, che dipinge come egoistica e avida di occidentalismo. Il racconto è stato definito un romanzo grafico che tratta la storia di un sognatore impertinente che preferisce sognare la sua vita piuttosto che affrontare la realtà. Il ritorno al paese di Alphonse Madiba vuole essere soprattutto lo specchio di una realtà tutta africana: come accettare la sconfitta se un intero clan, la tua famiglia, proiettano tutte le loro speranze su di te?

Alice Bercheux

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