23 aprile 2010

09-06-10/26-09 – Geo-graphics, esposizione per 50 anni di indipendenza

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Evento: Geo-graphics.

Dove: Bozar, Brussels, Belgio.

Quando: 9 giugno / 26 settembre 2010.

Informazioni: Per celebrare il cinquantennale dell’indipendenza del Congo e di altri 16 stati africani, il centro d’arte Bozar inaugura il 9 giugno, all’interno del festival “Visionary Africa”, una mostra d’arti plastiche e performative. Informazioni sul sito ufficiale dell’evento

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23 aprile 2010

30/04/2010- Proiezione del documentario “1514 Le nuvole non si fermano” a Bologna

26986_117953368217131_117951511550650_293081_4121398_nEvento: 1514 Le nuvole non si fermano.

Dove: Bologna, Teatro Duse.

Quando: 30 aprile 2010, ore 21.

Informazioni: Visual Lab presenta al Teatro Duse l’anteprima del film “1514 Le nuvole non si fermano”. Il documentario, diretto da Carlotta Piccinini e prodotto da Umberto Saraceni di Visual Lab, nasce dal desiderio dell’Associazione El Ouali di documentare la Sahara Marathon, un progetto di solidarietà internazionale che il 21 febbraio 2009 ha portato nei campi profughi Sahrawi circa 400 atleti provenienti da tutto il mondo.

Il progetto Sahara Marathon nasce per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle condizioni di vita di un popolo che da trentacinque anni lotta per il diritto all’autodeterminazione. Info.

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23 aprile 2010

1/4-13/6/2010 – Paris 14 Culture Foot: una nuova prospettiva sull’Africa e il calcio

Evento: Paris 14 Culture Foot è un avvenimento culturale e sportivo che si propone di discutere diversamente dell’ Africa e del calcio.

Dove: nel 14esimo arrondissement di Parigi.

Quando: Fino al 13 giugno.

Info: L’evento è legato da una parte ai prossimi mondiali di calcio che si terranno in Sudafrica e dall’altro alle Celebrazioni per il Cinquantenario delle indipendenze africane. Il programma prevede:
– Mostre fotografiche delle opere di: Andrew Esiebo, Americo Mariano, Christine Fenzl, Florian Laval, Ronan Elies, Jacky Macé, presso il parco Montsouris, lo stadio Elisabeth, la Mairie del 14esimo arrondissement e in rue Vercingétorix (tutti nel 14esimo arrondissement).
– Proiezione di film sull’importanza economica, politica e sociale del calcio in Africa. Questi film offriranno l’occasione per parlare del calcio come metafora del mondo e riflettere sulla realtà del continente africano all’inizio del 21 secolo.
– “Challenge 14 Culture Foot”, un torneo di calcio a 5, le cui finali si svolgeranno il 12 e il 13 giugno presso lo stadio Elisabeth e saranno seguite da un concerto.
– Quiz sulla storia del calcio e dell’Africa a cui seguirà la proiezione sul grande schermo del torneo di PES (Wold Cup 2010).

Le Paris 14 Culture Foot, organizzato dalla Mairie del 14esimo arrondissement e da African Football Factory, è finanziato dal Comun di Parigi e dal Segretariato di stato agli sport nel quadro del Cinquantenario delle Indipendenze africane.
Per info.

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23 aprile 2010

28-29-30/04/2010- Festival del cinema africano ad Ancona

festivalEvento: 9° Festival del cinema africano.

Dove: Ancona.

Quando: 28-29-30 aprile 2010.

Informazioni: Il Circolo Culturale Africa di Ancona organizza per la nona volta, il Festival del cinema africano. Per tre giorni, verranno proiettati nel Cinema Mister Oz, opere dirette da artisti africani. Info e programma.

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23 aprile 2010

26-27/04/2010- Convegno internazionale sulle dinamiche interculturali a Bologna

bologneEvento: “Dynamismes Interculturels”.

Dove: Bologna.

Quando: 26 e 27 aprile 2010.

Informazioni: L’Alliance Française Délégation culturelle di Bologna organizza insieme a LICRA Italia e ai Dipartimenti dell’Università di Bologna delle Arti Visive e degli Studi Interdisciplinari su Lingue, Traduzioni e Culture, un convegno internazionale in cui si discuterà sui processi di trasformazione degli individui e delle società, creati dai fenomeni migratori. L’evento sarà accompagnato dalla proiezione di documentari e filmati tratti dalla scena artistica marocchina, che saranno appunto, oggetto di riflessione. Info.

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23 aprile 2010

Eritrea. La pace lontana, i diritti negati. Resoconto dell’incontro di Milano del 14 aprile 2010

email.view.related.phpPubblico nella sezione dei miei appunti questo interessante resoconto di un incontro pubblico sulla terribile situazione dell’Eritrea, e sul conseguente afflusso di richiedenti asilo eritrei nel nostro paese, tenutosi a Milano lo scorso 14 aprile. Autore del testo e organizzatore dell’incontro è Marco Cavallarin, collaboratore di Africa e Mediterraneo da anni impegnato in attività di studio, informazione e sensibilizzazione sulle violazioni dei diritti umani in Eritrea. Sono attività serie, curate, di base.

Marco ha organizzato assieme alla nostra associazione la mostra Arte d’Eritrea. Radici e diaspora, curando il relativo catalogo, che resta uno dei rarissimi documenti sull’arte contemporanea di questo tormentato paese. E’ anche co-autore, assieme al fotografo e regista Marco Mensa, della mostra Ebrei in Eritrea e del video Shalom Asmara, sulla piccola comunità ebrea presente nella capitale eritrea. Un ringraziamento a Marco per questo testo e soprattutto per il suo impegno.

Pur se con una settimana di ritardo, mi sembra però doveroso, soprattutto per chi non c’era, riassumere in qualche riga l’incontro Eritrea. La pace lontana, i diritti negati. Quale prospettiva? svoltosi il 14 Aprile scorso, ospitato dal Circolo PD Quindici Martiri di Milano.

I temi proposti, quelli della involuzione in senso fortemente autoritario dittatoriale di quel regime e quelli delle prospettive perché il popolo eritreo possa tornare a godere di dignità umana e dei diritti civili, sono stati ampiamente esaminati dall’inviato del “Corriere della Sera”, Massimo Alberizzi e dal rappresentante in Italia del Partito Democratico del Popolo Eritreo, Desbele Mehari. Lo scrivente queste note ha coordinato l’incontro.

Massimo Alberizzi ha una importante esperienza delle vicende del Corno d’Africa, tanto da essere stato nominato consulente del Consiglio di Sicurezza dell’ONU per l’investigazione del traffico d’armi nel Corno d’Africa. Catturato dai militari della dittatura in Eritrea, Alberizzi in Somalia ha anche subito il rapimento da parte delle Corti islamiche nel dicembre del 2006. Per i risultati cui è pervenuto nel suo lavoro, naturalmente non è ben visto dalla dittatura eritrea che a lui, come alla gran parte dei giornalisti, nega il permesso di entrare nel Paese.
Desbele Mehari vive da moltissimi anni in Italia, lavora in INCA-CGIL, si occupa attivamente delle vicende del suo paese di origine cercando di consolidare in Europa e in Italia le basi del movimento democratico degli eritrei che vogliono che nel loro paese si attui la costituzione deliberata a suo tempo dal Parlamento, si possano costituire partiti politici, si convochino le elezioni politiche da sempre promesse e mai attuate, si sospenda l’uso della tortura, si stabilisca la libertà di stampa, si conceda la libertà ai giornalisti incarcerati, si conceda agli organismi internazionali come la Croce Rossa di visitare i detenuti politici che da un decennio languono in carceri segrete, privi di ogni contatto perfino coi familiari che non sanno nemmeno se i loro cari sono ancora in vita, ecc.

Sullo stato di oppressione del popolo eritreo i relatori hanno prodotto documentazioni indiscutibili, rinforzate dalle relazioni annuali degli organismi umanitari (Amnesty International, Reporter sans Frontieres, Human Rights Watch, …), dalle prese di posizione contro la dittatura di Isayas Afwerki dell’Unione Europea, delle Nazioni Unite, e via dicendo. Le inumane condizioni di vita in Eritrea, il servizio militare a tempo indeterminato, il clima di terrore, la negazione di ogni libertà individuale e sociale, l’arresto dei giornalisti, la persecuzione dei religiosi, il blocco di ogni attività produttiva (a parte le poche straniere che si avvalgono della mano d’opera a basso costo per delocalizzare produzioni o per erodere le pochissime risorse nazionali), oltre alla sempre più diffusa miseria, sono la causa prima della fuga, spesso verso la morte, di centinaia di migliaia di giovani verso paesi, come l’Italia, in cui sperano di trovare dignità di vita e rispetto umano.

Nel corso dell’incontro sono emerse anche a chiare lettere corrispondenze di interessi tra la dittatura eritrea e centri di potere italiani, già a suo tempo ampiamente ribadite anche dall’inchiesta del giornalista dell'”Espresso” Fabrizio Gatti (http://espresso.repubblica.it/dettaglio//2111969) e da pochi altri giornalisti in Italia. Perché in Italia il problema “Eritrea” continua ad essere ignorato dai media, e spesso generica è l’informazione sul Corno d’Africa.

La via che il Partito Democratico del Popolo Eritreo (uno dei partiti dell’opposizione che possono operare – e con grandi difficoltà – soltanto all’estero) è quella della transazione democratica e pacifica, favorita dalle pressioni internazionali sul dittatore Isayas, verso la liberalizzazione dei partiti e la realizzazione di libere elezioni, imponendo nel contempo alla confinante Etiopia il rispetto dei confini territoriali.
E’ stato sottolineato come la questione Eritrea non potrà trovare soluzione se non in quadro generale che affronti i problemi del Corno d’Africa e la sua centralità negli scottanti temi di quell’ampio e importante quadrante del mondo. Anche su questi argomenti la dittatura ha imposto il silenzio, come sulle recenti elezioni in Sudan.

Molto altro si è detto, come ad esempio sul fatto che l’Eritrea sia stata in guerra con tutti i paesi confinanti, e molto più nel dettaglio si è entrati nel corso della serata. Per necessità di sintesi non ritengo di poter, in questa sede, argomentare oltre.

Il pubblico ha seguito con molta attenzione le relazioni che rendevano chiaro come quella eritrea contro la colonizzazione etiope fosse una rivoluzione tradita, e quale sia lo stato in cui si trova quel paese che, ai primi anni ’90, sembrava offrire all’Africa e al mondo un’immagine nuova di sviluppo.
Con occhi sbarrati il pubblico ha ascoltato, con occhi addolorati eritrei privi del riconoscimento di asilo politico in Italia sono intervenuti, con occhi sconfortati eritrei privi della possibilità di parlare per paura delle ritorsioni sui loro cari in Eritrea hanno taciuto, con occhi irridenti e aggressivi alcuni filo-governativi eritrei hanno preso la parola e tentato di gettare il discredito sugli oratori ricorrendo agli insulti e alle minacce.

Non è la prima volta che gruppi di filo-governativi irrompono come manipoli negli incontri organizzati dagli organismi che lottano per il rispetto dei diritti umani in Eritrea. Solo qualcuno in questi gruppi è però animato da convinzioni politiche, anche se discutibili. La gran parte di essi viene invece intruppata dallo stesso regime e dai suoi rappresentanti diplomatici in provocazioni anti-democratiche il cui scopo è quello di intimorire, di aggredire, di impedire la riflessione democratica su quanto succede nel loro Paese. A causa della mancanza di argomenti da proporre alla conversazione, tutto si conclude, come in questo caso, con l’uscita chiassosa dal campo. Il dibattito con il pubblico ha ripreso poi i toni della civiltà, e chi ignorava in quale stato viva il popolo eritreo trova nella violenza di queste aggressioni nuovi elementi di comprensione di quella realtà.

E’ stato un incontro lungo, attento e partecipato da cui molti cittadini e cittadine milanesi sono usciti con più precise informazioni sulle ragioni della fuga degli eritrei dall’Eritrea.

Marco Cavallarin

[Foto: Suleman Abdela, Birhae Saho, 2001, olio su tela, 60×80 cm]

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21 aprile 2010

24/04/2010- Split exhibition a Il Cairo

Evento: Split Exhibition.

Dove: Il Cairo.

Quando: 24 aprile 2010, ore 19.

Informazioni: Il Darb 1718, centro d’arte e cultura contemporanea, organizza il 24 aprile una manifestazione in cui viene presentato, sotto forma artistica, il dualismo tra società e individuo. Parteciperanno artisti provenienti dall’Egitto, da Cipro e dalla Tunisia. Info.

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20 aprile 2010

21/04-25/04/2010- Festival del cinema africano a Bruxelles

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Evento: 6ème Festival des Cinémas Africains de Bruxelles.

Dove: Bruxelles.

Quando: Dal 21 al 25 aprile 2010.

Informazioni: Afrique taille XL organizza la sesta edizione del cinema africano a Bruxelles, un’occasione per celebrare inoltre, i 50 anni d’indipendenza di alcuni Paesi africani. Andranno quindi, in scena per 5 giorni film e documentari, diretti da artisti provenienti da ogni angolo del continente africano. Info.

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20 aprile 2010

23/02/2010-16/05/2010- Biennale della fotografia africana ad Anversa

logo_fomu[1]Evento: Bamako Encounters.

Dove: Anversa, FotoMuseum.

Quando: Dal 23 febbraio al 16 maggio 2010.

Informazioni: Il Museo fotografico d’Anversa ospita i Bamako Encounters: la Biennale della fotografia africana. Il tema portante della manifestazione sono le frontiere. Info.

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20 aprile 2010

15/04/2010-30/05/2010- La collezione ‘Figures de rêve’ a Douala, Cameroun

Manifestation_d_art_contemporain_au_Cameroun0Evento: Esposizione d’arte contemporanea.

Dove: Douala, Cameroun.

Quando: Dal 15 aprile al 30 maggio.

Informazioni: Il CNAP (Centre national des arts plastiques) organizza una manifestazione d’arte contemporanea in cui presenta tra le altre, le opere della collezione Figures de rêve del centro d’arte contemporanea Doual’art. Info.

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