I membri della società civile sollevano importanti criticità nella tutela dei diritti fondamentali dei soggetti migranti minori e vulnerabili
Di Eleonora Ghizzi Gola
Sullo sfondo di una fase cruciale nell’implementazione del Sistema Comune di Asilo (CEAS) a seguito dell’adozione nel giugno del 2024 da parte della Commissione Europea del nuovo Patto sulla migrazione e l’asilo, si è svolta il 14 e 15 ottobre 2024 a Malta la Terza Plenaria del Consultative Forum dell’EUAA, l’Agenzia per l’Asilo dell’Unione Europea.
L’EUAA assume un ruolo rilevante nell’implementazione del nuovo pacchetto di riforme legislative, avendo un mandato specifico di supporto della Commissione Europea nonché direttamente degli Stati Membri nell’elaborazione dei piani di attuazione nazionali. A cadenza annuale, EUAA è tenuta altresì ad elaborare il piano di attività del Consultative Forum, un organismo consultivo composto attualmente da 118 organizzazioni della società civile con comprovata esperienza nel settore del diritto d’asilo e dell’accoglienza, operanti a livello locale, regionale, nazionale o sovranazionale. Lai-momo è membro attivo del Consultative Forum e dello specifico Gruppo di Consultazione tematico sulle persone in una situazione di vulnerabilità, che conta ad oggi 62 membri.
I lavori della plenaria sono stati aperti dalla Dott.ssa Ana Ciuban dell’Associazione Multietnica dei Mediatori Interculturali – AMMI, attuale Presidente del Consultative Forum, che ha descritto le attività svolte nel corso dell’anno 2024, riportando un resoconto del proprio primo mandato di attività. Le organizzazioni della società civile sono state coinvolte in specifiche consultazioni in riferimento a documenti prodotti dall’agenzia, sono state invitate a partecipare a sessioni informative e incontri tematici previsti dal piano annuale di attività, nel rispetto del mandato di EUAA di mantenere un canale di stretto dialogo con gli enti maggiormente rappresentativi della società civile nell’ottica dello scambio di informazioni e condivisione delle specifiche competenze di cui sono portatori in materia di diritto d’asilo e accoglienza.
Nella prima sessione della plenaria sono intervenuti i referenti delle diverse unità che compongono l’Agenzia, fornendo un aggiornamento rispetto alla situazione dell’asilo in Unione Europea ed illustrando le attuali attività e azioni implementate dall’EUAA. L’Operational Support Centre dell’Agenzia ha lo scopo di supportare operativamente gli Stati Membri affinché il sistema nazionale di asilo e di accoglienza sia conforme alla normativa europea. Attualmente EUAA ha dislocato circa 1,300 unità di personale in 160 sedi all’interno di quegli 11 Stati Membri individuati come maggiormente bisognosi di supporto, tra cui rientra l’Italia. Sono state altresì presentate le più recenti pubblicazioni in materia di Country of Origin Information (COI) e l’Asylum Report 2024, prima di condividere le incrementate attività dell’agenzia nell’attuale e complessa fase preparatoria all’entrata in vigore del nuovo Sistema Comune Europeo per la gestione della migrazione e l’asilo, che avverrà nel giugno del 2026, a distanza di due anni dall’adozione del piano di attuazione comune varato dalla Commissione Europea.
Un affondo specifico è stato effettuato dal Fundamental Rights Officer (FRO), garante della conformità delle azioni dell’Agenzia con i diritti fondamentali delle persone. Figura istituita nel maggio del 2023 e che è tenuta ad operare in stretto raccordo con il Consultative Forum, i cui membri sono chiamati ad essere consultati nella preparazione, adozione e implementazione del piano strategico di EUAA in materia di diritti fondamentali, così come nella revisione del codice di condotta applicabile agli esperti EUAA facenti parte dei team di supporto del diritto d’asilo.
La seconda giornata, in cui si è svolto l’incontro che ha visto coinvolto un gruppo ristretto di membri del Consultative Forum in relazione alle persone in situazioni di vulnerabilità, è stata introdotta da una presentazione a cura della Commissione Europea focalizzata sull’impatto del Regolamento Screening, uno degli strumenti legislativi adottati nell’ambito del Patto Europeo sulla Migrazione e l’Asilo, sui soggetti vulnerabili. Nonostante sia stato sottolineato dalla Commissione Europea come siano previste garanzie procedurali e sostanziali in tutela dei soggetti vulnerabili, la discussione con i membri del Consultative Forum ha sollevato importanti criticità in termini di tutela dei diritti fondamentali dei soggetti migranti, in particolare dei minori stranieri non accompagnati e delle persone portatrici di quelle vulnerabilità più “nascoste”, quali le vittime della tratta degli esseri umani, a causa del ristretto termine previsto dalla normativa per l’individuazione delle condizioni di vulnerabilità. Inoltre, si teme una compressione dei diritti dei/lle cittadini/e dei Paesi Terzi nell’esercizio del diritto di presentare domanda di asilo e del rispetto del principio di non-refoulement.
I lavori si sono conclusi con la votazione del piano dei lavori del Consultative Forum per l’anno 2025, le cui specifiche tematiche saranno definite nel corso delle prossime consultazioni.
Parole chiave : asilo, EUAA, Immigrazione, politiche europee, Rifugiati
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La Summer School di formazione sul tema delle migrazioni forzate e dell’asilo in Europa si terrà dall’11 al 16 luglio 2016 a Bologna presso il Centro Interculturale Zonarelli. La Scuola sarà tenuta in inglese da docenti, esperti e professionisti internazionali del settore ed è rivolta ad operatori sociali dell’accoglienza, ricercatori, studenti, giornalisti, membri di organizzazioni internazionali e di ONG, impiegati delle amministrazioni pubbliche nazionali ed europee.
La Summer School intende fornire un’analisi approfondita delle questioni fondamentali legate all’attuale fenomeno migratorio, avvalendosi degli strumenti messi a disposizione dai diversi approcci disciplinari che da tempo stanno affrontando il tema, in particolare la sociologia, la storia, l’etnopsichiatria, gli studi culturali e i media studies senza tralasciare l’applicazione di un approccio metodologico orientato alla pratica. Da una parte, infatti, la Summer School si prefigge di dotare i partecipanti di conoscenze approfondite e multidisciplinari sulle migrazioni forzate e l’asilo, grazie all’apporto di ricercatori e teorici esperti del settore. Dall’altra parte, grazie all’esperienza dei proponenti nei servizi connessi all’integrazione dei migranti e all’accoglienza dei richiedenti asilo, i partecipanti potranno conoscere esperienze e pratiche grazie al confronto con operatori impegnati direttamente in queste attività e visite di studio organizzate all’interno di “Centri di Accoglienza Straordinaria” di Bologna (dietro accordo e autorizzazione della Prefettura di Bologna), coniugando in tal modo la fondamentale base teorica e di ricerca all’osservazione empirica dei vari approcci professionali alla gestione dell’accoglienza.
Inoltre, il lavoro in comune nel corso di sei giorni da parte dei partecipanti, che si auspicano provenienti da vari paesi europei, consentirà di confrontare e condividere esperienze, conoscenze e punti di vista, allo scopo di produrre nuovo sapere e nuovi legami tra persone impegnate nelle diverse fasi dell’accoglienza.
Tutte le informazioni sulla Summer School possono essere consultate sul sito www.migrationschool.eu. Le iscrizioni sono aperte fino al 20 giugno ma i posti sono limitati quindi si consiglia di non aspettare l’ultimo momento per inviare la propria candidatura!
Parole chiave : asilo, Bologna, etnopsichiatria, media studies, Migrazioni, sociologia, storia, studi culturali, Summer school
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15 febbraio 2016
Folilà: musiche dal mondo in onda sugli Appennini
Dal 17 febbraio, gli Appennini bolognesi inizieranno a ballare ai ritmi della musica subsahariana!
Arriva la trasmissione “Folilà” su Radio Frequenza Appennino, che dà spazio ai richiedenti asilo ospiti delle strutture di accoglienza del distretto di Porretta Terme per condividere con gli ascoltatori la musica tradizionale del loro Paese.
Le persone accolte provengono dall’Africa Occidentale, dal Pakistan e dal Bangladesh; sono accolte in appartamenti gestiti dalla società cooperativa Lai-momo e hanno voglia di incontrarsi con la comunità locale offrendo alcuni elementi di ricchezza culturale dei loro territori.
In onda, non si parla del viaggio, delle tragedie lasciate alle spalle né delle difficoltà dell’arrivo: Folilà è un momento di gioia e di positività, dove la musica fa da legame tra Italiani e stranieri.
Le due prime puntate sono state registrate da ragazzi maliani accolti in un appartamento a Castel d’Aiano, hanno selezionato personalmente i brani da passare, che hanno poi introdotto brevemente durante la registrazione per presentarli agli ascoltatori: è una sfida parlare italiano in radio, ma è anche una bella opportunità per migliorare la loro padronanza della lingua.
Inoltre, questo consente loro di conoscere i giovani ragazzi italiani che animano la redazione di RFA e di imparare alcune tecniche radiofoniche di base.
“Folilà”, che in lingua africana Bambarà significa “suonatori di tamburo”, andrà in onda a cadenza settimanale a partire dal 17 febbraio alle 11; sarà possibile riascoltarla in replica il sabato alla stessa ora ed in podcast sul sito di Radio Frequenza Appennino.
Parole chiave : accoglienza, asilo, Folilà, Mali, Musica subsahariana, Percussioni, Porretta terme, Radio Frequenza Appennino
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29 maggio 2015
La piattaforma Asylum Corner è online!
E’ uscita da pochi giorni la nuova piattaforma online sull’asilo Asylum Corner, che offre una prospettiva interessante sulle tematiche legate all’asilo e alla migrazione in Europa. La piattaforma, lanciata dalla cooperativa Lai-momo, propone contenuti in inglese che permettono di raggiungere un pubblico internazionale.
Il sito è diviso in varie categorie che esplorano l’argomento dell’asilo da vari punti di vista: in “the asylum diaries” troviamo un’analisi del ruolo dell’associazione Humanitas nell’integrazione dei rifugiati nei Paesi Bassi, mentre la sezione “Think Tanks” propone nuovi punti di vista e idee che si stanno elaborando attorno al fenomeno delle migrazioni forzate, e in particolare sulle ripetute tragedie nel Mare Mediterraneo. Asylum Corner propone anche una serie di articoli dedicati alle istituzioni e alle politiche, una categoria sui Paesi di origine dei richiedenti asilo e un’ultima sui progetti di comunicazione e sensibilizzazione sul tema.
Tutti gli articoli sono documentati in maniera precisa, riportando nella maggior parte dei casi interviste alle personalità coinvolte, dal portavoce dell’European Asylum Support Office (EASO) Jean-Pierre Schembri alla parlamentare europea Cécile Kyenge.
Parole chiave : asilo, Asylum corner, Cecile Kyenge, Europa, Jean-Pierre Schembri
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Presentazione dell’articolo “Proposte per l’evoluzione del sistema d’asilo alla luce dell’esperienza Nord Africa”, pubblicato sul numero 77 (2012) di Africa e Mediterraneo a firma di Nadan Petrovic, responsabile dell’unità SID (Sistema di interventi decentrati) dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM).
L’articolo di Nadan Petrovic mette in luce come l’Italia dal 1989 ad oggi, tra i paesi industrializzati, sia diventata a tutti gli effetti una delle mete preferenziali per l’arrivo di richiedenti asilo, esaminando i provvedimenti istituzionali che sono stati attuati per ottimizzare la gestione di questo fenomeno e le possibilità di integrazione per i rifugiati.
Petrovic passa in rassegna le ricadute sulle politiche di accoglienza ed integrazione degli stranieri nonché le iniziative legislative ed organizzative, assolutamente necessarie alla luce del nuovo contesto, a livello del terzo settore e degli enti locali.
L’articolo passa poi ad esaminare nello specifico come lo Stato abbia deciso di affrontare la situazione nel caso dell’Emergenza Nord Africa (ENA). Emerge come i servizi di accoglienza abbiano presentato varie criticità ma ci sia stata anche l’introduzione di innovazioni in relazione alla capacità del sistema di garantire piena autonomia ai titolari di protezione internazionale. Nelle esperienze relative all’ENA possono dunque essere individuati nuovi spunti per riflettere sull’organizzazione e la governance territoriale e nazionale degli interventi.
Viene così ad emergere la necessità di collegare più efficacemente i nove CARA (strutture che garantiscono l’accoglienza ai richiedenti protezione internazionale) alla rete SPRAR di seconda accoglienza, le proposte avanzate per conseguire questo obiettivo rientrano nell’ottica di un maggiore impegno da parte dei gestori nel verificare l’effettiva condizione dei migranti e di una maggiore collaborazione tra strutture operanti sul territorio regionale, assicurando in questo modo anche un effettivo controllo sull’erogazione di servizi che presentano maggior peso economico.
Per quanto riguarda l’integrazione in quanto tale, viene auspicata la possibilità di interventi volti a favorire un miglior inserimento socio-lavorativo attraverso percorsi di formazione e forme di job-matching.
Infine emerge la necessità di una maggiore governance globale degli interventi, in modo da garantire un migliore coordinamento e rendere così efficienti i singoli atti intrapresi dagli attori coinvolti, evitando sovrapposizioni.
L’Emergenza Nord Africa ha dunque contribuito al concretizzarsi di misure necessarie ad un miglioramento del sistema d’asilo in Italia, ma la strada da percorrere non è ancora finita: in questo testo Petrovic ci mostra quali possibilità si siano aperte ed espone interessanti proposte metodologiche.
Per acquistare on line il N. 77 di Africa e Mediterraneo, conoscere o acquistare i numeri precedenti, sottoscrivere un abbonamento vai al sito di Lai-momo, l’editore.
Parole chiave : asilo, CARA, Emergenza Nord Africa, OIM, protezione internazionale, richiedenti asilo, SPRAR
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Sabato 19 maggio 2012, ore 10,00 – 13,00
Sala del Consiglio Comunale, Via della Libertà 35
San Giorgio di Piano
Il territorio di Bologna e provincia ha partecipato attivamente all’accoglienza dei profughi dell’Emergenza Nord Africa, accogliendo famiglie e individui provenienti dalla Libia. Che lezioni possiamo trarre da questa esperienza, che ha coinvolto gli enti pubblici, il privato sociale, il volontariato e i cittadini stessi? Quali le buone pratiche e quali i problemi?
Continuano, affrontando il tema dell’asilo, gli incontri del ciclo “La comunità che cambia”, organizzati dal Distretto di Pianura Est in collaborazione con Lai-momo soc. coop.
Sabato 19 maggio, a San Giorgio di Piano, la Sala del Consiglio Comunale ospiterà i richiedenti asilo provenienti dalla Libia accolti nel Distretto nell’ambito della “Emergenza Nord Africa”, per un momento di incontro e scambio con la comunità.
Parteciperanno all’incontro: Anna Fini, Assessore alle Politiche Sociali di San Giorgio di Piano; Amelia Frascaroli, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Bologna; Giorgio Palamidesi, Rete “Emilia Romagna Terra d’asilo”; Mauro Pinardi, Responsabile Coordinamento Politiche Sociali della Provincia di Parma; Emilio Rossi, CIAC Onlus (Centro Immigrazione Asilo e Cooperazione Internazionale); Silvia Festi, Coop Lai-momo.
Curati dal Distretto Pianura Est, il ciclo di incontri prevede 3 ulteriori appuntamenti previsti tra il 24 e 26 maggio nei comuni di Pieve di Cento, Malalbergo e Argelato.
In queste sedi sarà possibile approfondire alcune questioni emergenti relative all’integrazione sociale, all’intercultura a scuola, nonché riconsiderare il rapporto tra immigrazione e comunità locali.
In allegato il volantino dell’iniziativa e il programma complessivo della rassegna, ai quali vi chiediamo di dare massima diffusione.