15 dicembre 2016

RAPPORTO IMMIGRAZIONE E IMPRENDITORIA 2016

rapportoIl “fare impresa” da parte di migranti residenti in Italia continua a espandersi, nonostante gli ostacoli sempre più numerosi e complessi che i lavoratori di origine straniera devono affrontare. Il Rapporto Immigrazione e Imprenditoria 2016 curato dal Centro Studi e Ricerche IDOS e realizzato in un’edizione bilingue, illustra questo fenomeno complesso attraverso un’analisi organica dell’iniziativa imprenditoriale immigrata, imperniata su vari aspetti, con un ampio supporto di dati statistici: il contesto internazionale; i principali settori di attività; il ruolo nella crisi economica; la distribuzione territoriale delle imprese; le difficoltà riscontrate nell’accesso alle informazioni necessarie e nel soddisfare i requisiti economici e amministrativi previsti dalle procedure, che spesso presuppongono strutturati percorsi di inserimento. I dati descrivono uno scenario sociale di crescente importanza, in cui si ritrovano e si trasformano le esigenze occupazionali e di promozione socio-economica dei lavoratori immigrati, le quali, se adeguatamente valorizzate e sostenute, possono innescare interessanti processi di sviluppo per l’intero sistema economico-produttivo nazionale ed internazionale. La consolidata collaborazione di IDOS con la Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa e con MoneyGram, infatti, si inserisce in questo specifico percorso di supporto e di attenzione all’universo della piccola e media imprenditoria immigrata, segnalandone e valorizzandone le eccellenze in un’ottica comunitaria.

Per visualizzare in sintesi il Rapporto Immigrazione e Imprenditoria clicca qui: scheda-rapporto-imprenditoria-2016

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15 novembre 2013

Immigrazione Dossier Statistico tra continuità e innovazione

Anche quest’anno è stato presentato il Dossier Statistico Immigrazione che IDOS produce dal 1991. A ogni presentazione si è detto che questa ricerca, sostenuta da enti del privato sociale, sopperiva a una carenza del pubblico. Quest’anno invece il rapporto è stato sostenuto da UNAR, l’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha organizzato la presentazione in tutte le regioni italiane. E con l’introduzione di un componente del governo italiano: la Ministra per l’Integrazione Cécile Kyenge.

Cosa esce da questo rapporto? Innanzitutto, nonostante la crisi, la popolazione immigrata è ancora aumentata: si stima una presenza regolare di 5.186.000 stranieri, 175mila in più rispetto all’anno precedente. Questo aumento è avvenuto in prevalenza per “forza interna”: quasi 80.000 nuovi nati da genitori entrambi stranieri e 81.300 visti per ricongiungimenti famigliari.

Questa cifra, assieme alla crescente prevalenza dei titolari di permesso di soggiorno di lungo periodo, e quindi a tempo indeterminato, assieme all’accresciuta popolazione scolastica e all’aumento, nonostante la crisi, delle imprese con titolare nato all’estero o con più della metà di soci e amministratori nati all’estero (477mila), sono forti segni di stabilità.

I redattori del Dossier Statistico Immigrazione affermano che nel futuro continuerà ad esserci un aumento degli immigrati, anche se contenuto rispetto ai grandi numeri degli anni passati, per vari motivi: la dinamica evolutiva delle famiglie, il bisogno di manodopera, qualificata e non, l’afflusso di persone in fuga da situazioni di instabilità e guerra, il continuo invecchiamento della popolazione, che alimenterà il bisogno di persone addette al lavoro di cura.

Anche quest’anno, come succede da almeno 10 anni, IDOS ha monitorato il rapporto tra entrate pubbliche da tasse e imposte pagate dagli stranieri e la spesa pubblica per l’immigrazione. E anche quest’anno, il saldo è positivo: lo stato incassa dagli immigrati 1,4 miliardi in più di quanto spende per loro.

Pietro Pinto, che ha presentato il Dossier nella sala stampa della Regione Emilia Romagna, ha sottolineato fortemente il tema della stabilità e della presenza di più di un milione di minori stranieri. Sono persone non italiane che tra pochi anni entreranno nel mondo del lavoro, ma sono già qui: una risorsa da considerate con un po’ di anticipo e con politiche intelligenti e fruttuose, invece di concentrarsi sulle frontiere e sul controllo. Il fatto che si sia istituito e mantenuto un Ministero per l’Integrazione fa pensare in positivo.

Tanti sono i temi affrontati dal Dossier, che si conferma strumento fondamentale per chi si occupa di immigrazione e welfare. Maggiori informazioni si trovano su: http://www.dossierimmigrazione.it/

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22 novembre 2012

“Per scelta, non per caso. Pianificazione familiare, diritti umani e sviluppo” – Il rapporto di UNFPA

Il 14 novembre, presso la Sala Stampa Estera in Roma, AIDOS (Associazione Italiana donne per lo sviluppo) e UNFPA (Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione), hanno presentato il Rapporto sullo stato della popolazione nel mondo 2012: “Per scelta, non per caso. Pianificazione familiare, diritti umani e sviluppo”.

Il rapporto si concentra sul diritto di ogni coppia alla pianificazione familiare esortando tutti i Governi che ancora stentano a garantirla a promuovere, entro il 2015, l’accesso universale a metodi affidabili di pianificazione familiare e ai servizi di salute riproduttiva.

Alla base vi è la priorità di difendere il diritto fondamentale dell’individuo di poter scegliere responsabilmente il numero dei figli da avere e quando averli, esercitando così i propri diritti riproduttivi.

Come specificato nel rapporto, la tutela della salute sessuale e riproduttiva richiede, però, la messa in campo di una serie di servizi integrati: l’assistenza sanitaria (assistenza pre-natale, durante il parto e post-natale); prevenzione e cure adeguate per l’infertilità; la possibilità di praticare l’aborto in modo sicuro; trattamento delle infezioni dell’apparato riproduttivo; prevenzione e cura delle infezioni a trasmissione sessuale e dell’HIV/AIDS; educazione alla sessualità e la salute riproduttiva; prevenzione in materia di violenza contro le donne e assistenza alle vittime di violenza nonché azioni volte alla prevenzione di alcune pratiche lesive del corpo femminile come le mutilazioni dei genitali.

Nei Paesi in via di sviluppo la pianificazione familiare è un diritto ancora da tutelare e l’obiettivo del rapporto risiede proprio nel fornire risposte esaustive relative a questa materia, con l’auspicio che ogni Governo si doti di strutture adeguate che ne garantiscano il rispetto e il monitoraggio.

Sul piano internazionale, anche l’agenda post- MDGs ha focalizzato la sua attenzione sulla necessità di investire nella pianificazione familiare, ponendola come fondamento per la tutela di altri diritti ad essa connessi.

Le traduzioni italiane dei rapporti di UNFPA sono pubblicate da AIDOS, puoi scaricare la versione italiana dei rapporti nella sezione “pubblicazioni” – “rapporti UNFPA”

Per un approfondimento sull’argomento vedi anche www.mdgscreens.eu nella sezione dedicata all’obiettivo del millennio n.5 “Migliorare la salute materna” o scarica la pubblicazione del progetto Screens nella sezione download del sito.

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