29 settembre 2009
Per la prima volta un premio dell’Unione Europea per la letteratura
Sono a Bruxelles perchè Africa e Mediterraneo è tra le organizzazioni invitate dalla DG Educazione e Cultura a partecipare al Forum europeo della cultura che si tiene a Bruxelles martedì 29 e mercoledì 30 settembre2009.
Il Forum è stato preceduto dalla conferenza Culture in Motion, una carrellata di progetti davvero interessanti in tutti isettori artistici e con partner di tutti i paesi della vecchia e nuova Europa, finanziati nel programma Cultura sia nel volet 2007-2013, che ammonta a 400 milioni di euro, sia in quello precedente.
Ma di questiscriverò in seguito, oggi la notizia del giorno è laprima edizione dell’European Unionprize for Literature.
Finalmente la Commissione europea ha avuto l’idea di creare un
Lo scopo del premio è dunque “illuminare l’eccellenza dei talenti letterari in Europa e tutto quello che hanno da offrire. Il premio sottolinea la forza dell’Europa nella qualità e nella creatività dei suoi prodotti letterari” (sono parole del Commissario alla Cultura Jan Figel). Le nazioni europee e i paesi candidati Croazia Macedonia e Turchia sono stati divisi in tre gruppi per i tre anni 2009, 2010 e 2011.
Delle giurie nazionali hanno selezionato i rispettivi 12 vincitori di quest’anno, che ricevono 5000 euro e saranno presentati alla Fiera di Francoforte in ottobre. Saranno inoltre sostenute le loro traduzioni nelle diverse lingue europee.
Ieri c’è stata la premiazione nel bellissimo Espace Flagey, ex sede della Radio e Televisione belga, notevole esempio di architettura degli anni Trenta famoso anche per l’acustica dei suoi spazi, che oltre ad offrire un programma culturale autonomo è molto utilizzato come sede di convegni e mostre.
C’era il presidente della Commissione Josè Barroso e il commissario Figel, con lo scrittore svedese Henning Mankell che è stato ambasciatore di questa edizione. Tantidiscorsi belli e “caldi” a lode della letteratura. Barroso ha detto che forse un libro non potrà cambiare il mondo ma la letteraturaè il migliore modo di studiare l’essere umano”. E Mankell ha risposto con un proverbio africano dedicandolo, tra gli altri, ai politici: gli uomini hanno due orecchie e una bocca; questo significa che devono ascoltare il doppio di quanto parlano.
Poi hanno premiato i 12 scrittori, in una cerimonia veloce nei ritmi e varia perchè per ogni autore veniva letto un brano nella lingua originale con i sottotitoli in inglese che scorrevano su immagini del suo paese. Alcuni brevi video-interviste hanno dato il punto di vista delle Federazioni europee degli Scrittori e degli Editori e del Consiglio degli Scrittori europei, i tre partner della Commissione nell’organizzare il premio.
Per l’Italia c’era Daniele Del Giudice,con il romanzo “Orizzonte mobile”.Quando è stato chiamato a fare un breve commento in francese o in inglese, come facevano tutti, ha balbettato per alcuni lunghissimi secondi, nel silenzio assoluto della platea, e ha poi con la voce incerta ha detto “posso dirlo solo in italiano: non me lo aspettavo,è una cosa bellissima…” è giù ringraziamenti a tutti, persino alla città di Bruxelles. Il pubblico evidentemente ha capito perchè ha avuto un sacco di applausi. In questa pagina l’elenco dei vincitori. Quattro solisti della Chamber Orchestra of Europe hanno suonato Schuman e Hayden e l’Inno alla Gioia.
Insomma, non me lo aspettavo ma mi sono divertita. Questi realizzati dalla Commissione non sono eventi culturali normali. Sono organizzati da società specializzate nel fornire servizi di assistenza tecnica alle varie Direzioni generali: le cosiddette boites à consultants, chiamate così perchè sono strutture economiche e finanziarie che si aggiudicano gare d’appalto complicatissime per la fornitura di servizi di comunicazione e logistica, forniti da consulenti specializzati valutati per i loro CV.
L’evento di oggi era organizzato da Teamwork. Questo è l’unico modo in cui la Commissione può organizzare iniziative di un certo rilievo (=budget), per esigenze di trasparenza nell’assegnazione dei contratti di fornitura. E’ un po’ un mondo a parte, con un linguaggio specializzato e regole diverse dal solito.
Però di solito l’efficienza è abbastanza garantita,così come l’attenzione a una comunicazione diretta, vivace e semplice.
E questa volta non è stato male,