20 marzo 2019

Fra gli ultimi del mondo. La migrazione vista attraverso l’arte

Ancora terre straniere
forse ci accoglieranno; smarriremo
la memoria del sole […]

(Eugenio Montale, da Mediterraneo, 1924)

I minori stranieri non accompagnati (MSNA) costituiscono una parte sempre più importante dei movimenti migratori, e la loro presenza sul nostro territorio nazionale ha preso consistenza a partire dagli anni Novanta. Tale fenomeno non è nuovo, ma sta assumendo dimensioni e caratteristiche rilevanti: si tratta di bambini e adolescenti che, nel tentativo di ricongiungersi ai propri famigliari o conoscenti in altri Paesi europei, privati della possibilità di percorrere vie sicure e legali, sono fortemente esposti a gravissimi rischi di abusi e sfruttamento a fini sessuali e lavorativi.
Per questo motivo, al Parlamento Europeo di Bruxelles è stata ospitata dal 25 febbraio al 1 marzo 2019 la mostra Fra gli ultimi del mondo, dove sono stati esposti otto racconti grafici su questo tema. Le opere sono state realizzate da giovani artisti con meno di 25 anni, e sono le finaliste del concorso letterario Fra gli ultimi del mondo 2018, spin-off della Sezione Mediterraneo del Premio Montale Fuori di Casa; le otto tavole sono state raccolte in un graphic novel pubblicato dalla casa editrice Töpffer.

ffL’europarlamentare ligure Brando Benifei ha dichiarato di aver voluto «con forza che queste opere fossero esposte all’Europarlamento per accendere una luce su un dramma su cui è fondamentale agire a livello europeo (…) Parliamo di bambine e bambini esposti al reclutamento della criminalità e oggetti di traffici di ogni genere. Mantenere vive l’attenzione e la pressione sul problema, anche con iniziative di carattere artistico come questa, è assolutamente necessario». Nell’ambito di questa iniziativa, martedì 26 febbraio, si è tenuta, nella sede della mostra a Bruxelles, una conferenza sulle politiche europee che affrontano queste tematiche, alla quale hanno partecipato le eurodeputate Silvia Costa e Caterina Chinnici, Francesca Lazzaroni dell’UNICEF, l’artista ideatore e curatore della mostra Beppe Mecconi, e infine il presidente della giuria del concorso Paolo Stefanini.
L’arte, nelle sue forme differenti e plurali, ha un ruolo significativo dal punto di vista sociale e culturale, e diventa un mezzo per raccontare eventi storici fondamentali come le migrazioni. L’intento della mostra Fra gli ultimi del mondo è, infatti, quello di accompagnare lo spettatore a conoscere e a riflettere su problematiche attuali, come, appunto, la situazione dei minori stranieri non accompagnati facilmente esposti a traumi e violenze.

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25 marzo 2014

Richiedenti asilo, quale accoglienza in Europa? Un incontro a Bruxelles per parlarne

42.618 arrivi irregolari di migranti nel Mediterraneo centrale e 97.207 domande di protezione internazionale in Europa tra luglio e settembre 2013 (Frontex)

484.600 richieste di asilo in Europa nel 2013 (UNHCR)

4.000 persone salvate nel Mediterraneo nella scorsa settimana e 10.000 dall’inizio del 2014 (CIR)

Nel 2014 gli arrivi di migranti via mare e le richieste di asilo sono destinati ad aumentare rispetto all’anno passato. Una delle ragioni principali è il numero immenso di rifugiati siriani che si trovano in Nord Africa e nei campi realizzati lungo la frontiera turco-siriana.

L’accoglienza dei richiedenti asilo e la necessità di programmi strutturali per far fronte a questi arrivi costituiscono un tema chiave per tutta l’Europa: occorre rafforzare il dialogo, informarsi e confrontarsi non solo a livello istituzionale, ma anche tra cittadini.

Africa e Mediterraneo discuterà di tutto questo a Bruxelles il 28 marzo durante una tavola rotonda che vedrà la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni europee, di alcuni Stati membri e di operatori impegnati nell’accoglienza dei richiedenti asilo.

Scarica il programma dell’evento

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22 settembre 2011

“Les ateliers pARTage (LAP1) : L’art crée du lien”

Africa e Mediterraneo e Lai-momo erano presenti venerdì sera 16 settembre  all’inaugurazione della mostra “Les ateliers pARTage (LAP1) : L’art crée du lien” tenutasi a Watermael-Boitsfort, un quartiere alla periferia di Bruxelles, organizzata dal centro culturale La Vénerie.

Di fronte a una folla di abitanti del posto, gli artisti Blaise Patrix e Michel Gelinne hanno presentato il progetto “Les ateliers pARTage 1”, co-finanziato dalla Commissione Europea, e hanno aperto le porte all’installazione situata al centro della piazza di Watermael-Boitsfort,

La mostra è il frutto del lavoro svolto durante laboratori fotografici tenuti da Michel Gelinne all’interno del quartiere da marzo a giugno 2011. A ogni partecipante (adulti e ragazzi) era stata data una macchina fotografica e ognuno era stato seguito nel percorso di apprendimento dell’arte fotografica in uscite di gruppo mirate ad esplorare e scoprire i luoghi dell’area urbana, un modo originale per riappropriarsi degli spazi abitativi e del mondo circostante.

All’interno di una struttura cubica formata da teli cerati stampati con dettagli delle fotografie realizzate, dall’aspetto di una casa, c’era la proiezione di tutte le fotografie scattate durante i laboratori e un rullo di una tela luminosa sul quale era stampato un collage delle foto.

Una piacevole sensazione era data dall’entrare nell’installazione assieme ai residenti di Watermael-Boitsfort e ascoltare i loro commenti di fronte alle immagini di luoghi da loro conosciuti.

- “Dove si trova quello stabile?”-

- “Ma è l’edificio abbandonato che si trova in quella via.”

- “…ma guarda! Quello è il pollo di gomma che vendo nel mio negozio!”.

L’obiettivo del progetto di creare opere d’arte nelle quali le persone si possono riconoscere è stato centrato in pieno. La visita della mostra faceva immergere lo spettatore nell’atmosfera del quartiere e il contatto con quella porzione di società lo faceva quasi sentire parte di quel mondo. Pur non conoscendo quella specifica realtà il visitatore poteva sentire di condividere un territorio attraverso l’arte.

La mostra è rimasta aperta al pubblico nelle giornate di sabato 17 e domenica 18 settembre.

Il progetto LAP1 prevede in futuro le seguenti mostre che esibiranno i lavori artistici tenuti dagli altri partner del progetto:

- 7 e 8 ottobre a Oulu, Finlandia, organizzata da Kulttuurivoimala – Culture Power Station Ry

- 22 ottobre a Calderara di Reno, Italia, organizzata da Lai-momo soc. coop.

Inoltre a maggio 2012 si terrà un convegno finale del progetto a Bruxelles, nel quale verrà presentato il progetto, la sua realizzazione e i risultati raggiunti.

www.lesatelierspartage.com

www.lavenerie.be

www.kulttuurivoimala.fi

www.laimomo.it

Un altro progetto da menzionare è il Projet Shakespeare, un progetto socio-artistico portato avanti da La Vénerie e presentato in seguito alla presentazione di Les ateliers pARTage all’Espace Delvaux (sede di La Vénerie). È stato proiettato un filmato che raccoglieva momenti di quotidianità ripresi durante laboratori di drammaturgia, teatro, canto, sartoria teatrale, effettuati nel corso del 2010 e 2011 dagli operatori di La Vénerie, indirizzati ai gruppi di cittadini più ai margini della società come anziani, disabili, minoranze etniche. Questi percorsi formativi e soprattutto comunitari si sono poi uniti in un unico spettacolo conclusivo aperto al pubblico.

Paola Martini

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15 settembre 2011

Les Ateliers pARTage – Il capolavoro di Blaise Patrix

Gli “Ateliers pARTage” sono la vera opera dell’artista Blaise Patrix. Patrix è un artista francese di lunga esperienza, ha vissuto moltissimi anni in Africa francofona svolgendo la sua attività artistica, e da tempo vive a Bruxelles praticando soprattutto la pittura. Ma il suo capolavoro secondo me sono gli Ateliers pARTage, progetti di arte sociale durante i quali riesce a fare lavorare insieme persone che vivono nella stessa città ma non si sono mai parlate, i bambini di un quartiere che hanno sempre voglia di mettersi in gioco, adulti arrivati da continenti diversi che si ritrovano insieme nell’Europa della migrazione.

Così può capitare che i ragazzi che stazionano nei corridoi della metropolitana di Bruxelles lavorino assieme ai viaggiatori che tante volte passando li hanno guardati con inquietudine, o che gli abitanti di una strada passino diversi pomeriggi a colorare i pannelli che dovranno abbellire un palazzo degradato della loro via.

La sua tela sono i quartieri delle città, i pennelli e colori sono la sua instancabile voglia di dialogare, l’entusiasmo sempre nuovo, e la pazienza con cui tesse relazioni con gli attori sociali del luogo, prima dell’evento in cui si fa la pittura concreta.

Ne nascono coloratissimi pannelli, che poi vengono allestiti sui muri dei luoghi pubblici vissuti dalle persone che li hanno fatti, in modo che siano riconosciuti, apprezzati e di solito mai vandalizzati.

Il lavoro che Blaise ha svolto in questi anni ha finalmente avuto un riconoscimento da parte della Commissione Europea, nel programma Cultura, una fonte di finanziamento caratterizzata da una altissima concorrenza, essendo sempre più “battuta”, non solo dalle associazioni culturali, ma anche da parte delle principali istituzioni culturali europee.

A Bruxelles venerdì sarà inaugurata la prima mostra del progetto europeo “Les Ateliers pARTage” (LAP1).”

Les Ateliers partage (LAP1) : L’art crée du lien”

Bruxelles presso la place Keym, dal 17 al 18 settembre 2011

Vernice: venerdì 16 settembre, ore 18.30

Visite: sabato 17 settembre, ore 10.00 – 18.00

Domenica 18 settembre, ore 9.00 – 19.00

www.lavenerie.be

Dal comunicato stampa: Gli artisti Blaise Patrix, direttore artistico del progetto LAP1, e Michel Gelinne, contribuiranno a valorizzare, attraverso una mostra fotografica, i lavori artistici proposti dagli abitanti di Watermael-Boitsfort.

Durante l’evento sarà possibile ammirare le opere dei diversi artisti che hanno partecipato a originali laboratori creativi, conferendo ampia visibilità agli stessi e dando vita ad un avvenimento inclusivo.

L’evento presentato fa parte del progetto “LES ATELIERS PARTAGE 1 – phase initiation” (LAP1), co-finanziato dal Programma Cultura della Commissione Europea. Lai-momo partecipa al progetto in collaborazione con il Centro Culturale La Vénerie (Belgio), Kultuurivoimala – Cultura Power Station (Finlandia), sotto la guida di SMartBe ASBL (Belgio).

Il progetto LAP 1 promuove la partecipazione e l’integrazione delle arti nel tessuto sociale. L’originalità della metodologia del progetto sta nel coinvolgimento di artisti al fine di creare opere d’arte visuali collettive (video, pittura, fotografia) durante laboratori creativi che prevedono la partecipazione attiva del pubblico, includendo gruppi vulnerabili e minoranze. L’esposizione di queste opere permette quindi di dare visibilità all’impegno e al riconoscimento personale nel processo di crescita di una società coerente, tollerante e inclusiva.

Lo svolgimento del progetto si caratterizza da 3 eventi internazionali tra settembre e novembre 2011, nei quali ogni organizzatore presenta le proprie opere artistiche prodotte. Un forum internazionale organizzato all’Espace Delvaux chiuderà a maggio 2012 il progetto.

Il progetto italiano espone “pitture in circolo” fatte dagli abitanti del centro e della periferia del Comune di Calderara di Reno. Il co-organizzatore finlandese proietta un video realizzato con la partecipazione degli abitanti di Meri Toppila nelle vicinanze di Oulu sulla facciata di un monumento. Il co-organizzatore belga presenta un’installazione basata su fotografie della sua città scattate da abitanti delle diverse aree (Watermael Boisfort).

INVITATION_LAP1_16septembre

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09 dicembre 2010

DevDays 2010: la fiera dello sviluppo- 6/7 dicembre – Square Meeting Center, Bruxelles

L’associazione Africa e Mediterraneo ha partecipato alla quinta edizione dei DevDays, che hanno avuto luogo allo Square Meeting Center di Bruxelles, un nuovo luogo di incontro in un’ambientazione ultra moderna nel pieno centro di Bruxelles.

Uno spazio per tessere relazioni e scambiare esperienze, condividere progetti e idee sul mondo dello sviluppo e della cooperazione.

Numerose le presenze di vari enti, associazioni e attori che operano nel settore, con i loro stand e le loro brochure, pronti a spiegare i loro obiettivi, le loro azioni e le loro visioni della cooperazione allo sviluppo.

Molti i relatori delle più importanti realtà della cooperazione allo sviluppo, rappresentanze politiche, delegazioni che hanno tenuto conferenze.

Non sono mancate presenze scomode, che sono state contestate, come Paul Kagame, presidente del Rwanda.
Presente anche Jacques Chirac, ex presidente della Francia che ha presentato la sua Fondazione nella forse più attesa conferenza dell’evento.

Nel Development village, area adibita agli stand delle organizzazioni, era esposta la mostra dei giovani fotografi che hanno partecipato all’ACP Photo Competition Award, iniziativa della rivista The Courier ACP-EU organizzata concretamente da coop. Lai-momo. Obiettivo del premio promuovere giovani artisti dei paesi ACP (Africa, Caraibi e Pacifico) e dove Africa e Mediterraneo ha offerto la metà del premio per il vincitore, Chris Saunders. Venti delle più belle e interessanti fotografie del concorso facevano da cornice, circondando i divani e tavolini della Lounge Room, la sala dove i partecipanti ai DevDays si concedevano momenti di ristoro, dove si incrociavano parole in ogni lingua, si scambiavano prospettive diverse e si costruivano nuove relazioni lavorative e nuovi progetti.

L’unico dubbio che viene in mente in un evento come questo è sempre lo stesso… una certo stile da “fiera campionaria”, che forse si addice poco al mondo della cooperazione allo sviluppo. Se si considera il mondo “bruxellese” dei consulenti e delle società prestatrici di servizi che si aggiudicano piccoli o grandi appalti relativi allo sviluppo, l’impressione è di essere davanti a una delle facce del grande mercato economico, dove i DevDays sono una buona “vetrina” per mostrarsi e autocelebrarsi.

Paola Martini

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18 febbraio 2010

Festival della letteratura africana a Brussels

Giovedì 4 e venerdì 5 febbraio Africa e Mediterraneo ha partecipato al Festival della letteratura africana (Salon des Littèratures africaines) a Bruxelles nel quartiere di Matonge, cuore della cultura e della comunità africana nella capitale belga. SALON-2010-afrique

Si è trattato di una manifestazione interessante, con grande partecipazione di pubblico e in cui abbiamo avuto modo di assistere ad incontri e dibattiti con artisti e scrittori africani. Sono stati giorni di vivace attività intellettuale, attraverso i quali si sono potute ascoltare le diverse voci provenienti dall’Africa e dalla diaspora africana in Europa. Si è potuto assistere infatti, a confronti tra gli autori e tra coloro che hanno partecipato al festival: confronti spesso molto appassionati. Chiunque ha potuto far sentire la propria voce, in quanto gli interventi venivano incoraggiati, rendendo così la manifestazione un luogo di scambi e d’incontri. Interessante il dibattito nato durante la conferenza della giornata inaugurale intitolata “Littérature africaine et les jeunes d’Europe”. Gli autori (Christian Kamtchueng, Serge Boutsindi, Fatouma Sidibé), hanno dovuto rispondere a domande e a riflessioni da parte del pubblico, che ha ascoltato con attenzione i loro interventi. Punto cruciale di questo dibattito, ma anche delle conferenze delle giornate successive, è stato il ruolo della letteratura come mezzo di comunicazione e di insegnamento della storia dei Paesi dell’Africa nei confronti dei giovani. I libri venivano visti come strumento di rinascita sociale e politica e per legare l’Africa alle sue genti. C’era chi polemizzava e riteneva che i romanzi non potessero essere un mezzo efficace, in quanto non rappresentano un vissuto reale e provocano un distorsione quindi, della realtà. Si è arrivati infine, alla conclusione che scrivere e trasmettere un proprio pensiero vuol dire comunicare e che attraverso la letteratura si possano invogliare le persone a conoscere la verità.

Il festival è stato un modo inoltre, per entrare in contatto e conoscere differenti realtà. Incontri e discussioni davanti ad un bicchiere e un piatto colmo di specialità culinarie. Sullo sfondo gli stand in cui potersi avvicinare per sfogliare o per comprare un libro. Stand in cui anche Africa e Mediterraneo ha avuto il suo spazio, in cui poter presentare i propri fumetti africani e i cataloghi dei concorsi passati di Africa Comics.

L’arte della scrittura ed il piacere della lettura hanno fatto da contorno ad uno scambio di opinioni e di pensieri, a cui hanno partecipato personalità più o meno influenti, come ad esempio l’ambasciatore del Congo in Belgio, che è intervenuto venerdì 5 febbraio alla presentazione della guida turistica sul Congo, intitolata Petit Futè.

La letteratura ancora una volta è stata dunque, uno strumento di comunicazione, un mezzo di conoscenza, un filo che lega culture, paesi, popoli e che si pone come obiettivo quello di non disperdere l’enorme patrimonio culturale e storico di un intero continente, qual è l’Africa.

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29 settembre 2009

Per la prima volta un premio dell’Unione Europea per la letteratura

Sono a Bruxelles perchè Africa e Mediterraneo è tra le organizzazioni invitate dalla DG Educazione e Cultura a partecipare al Forum europeo della cultura che si tiene a Bruxelles martedì 29 e mercoledì 30 settembre2009.

Il Forum è stato preceduto dalla conferenza Culture in Motion, una carrellata di progetti davvero interessanti in tutti isettori artistici e con partner di tutti i paesi della vecchia e nuova Europa, finanziati nel programma Cultura sia nel volet 2007-2013, che ammonta a 400 milioni di euro, sia in quello precedente.

Ma di questiscriverò in seguito, oggi la notizia del giorno è laprima edizione dell’European Unionprize for Literature.

Finalmente la Commissione europea ha avuto l’idea di creare un premio istituzionale per gli scrittori europei e, anche se si è dovuto procedere con criteri nazionali per rispettare la diversità delle lingue e delle tradizioni letterarie, sembra che ci potrà essere una buona ricaduta in scambi e visibilità, anche perchè la premiazione è avvenuta davanti a una selezione di 600 operatori europei della cultura.

Lo scopo del premio è dunque “illuminare l’eccellenza dei talenti letterari in Europa e tutto quello che hanno da offrire. Il premio sottolinea la forza dell’Europa nella qualità e nella creatività dei suoi prodotti letterari” (sono parole del Commissario alla Cultura Jan Figel). Le nazioni europee e i paesi candidati Croazia Macedonia e Turchia sono stati divisi in tre gruppi per i tre anni 2009, 2010 e 2011.

Delle giurie nazionali hanno selezionato i rispettivi 12 vincitori di quest’anno, che ricevono 5000 euro e saranno presentati alla Fiera di Francoforte in ottobre. Saranno inoltre sostenute le loro traduzioni nelle diverse lingue europee.

Ieri c’è stata la premiazione nel bellissimo Espace Flagey, ex sede della Radio e Televisione belga, notevole esempio di architettura degli anni Trenta famoso anche per l’acustica dei suoi spazi, che oltre ad offrire un programma culturale autonomo è molto utilizzato come sede di convegni e mostre.

C’era il presidente della Commissione Josè Barroso e il commissario Figel, con lo scrittore svedese Henning Mankell che è stato ambasciatore di questa edizione. Tantidiscorsi belli e “caldi” a lode della letteratura. Barroso ha detto che forse un libro non potrà cambiare il mondo ma la letteraturaè il migliore modo di studiare l’essere umano”. E Mankell ha risposto con un proverbio africano dedicandolo, tra gli altri, ai politici: gli uomini hanno due orecchie e una bocca; questo significa che devono ascoltare il doppio di quanto parlano.

Poi hanno premiato i 12 scrittori, in una cerimonia veloce nei ritmi e varia perchè per ogni autore veniva letto un brano nella lingua originale con i sottotitoli in inglese che scorrevano su immagini del suo paese. Alcuni brevi video-interviste hanno dato il punto di vista delle Federazioni europee degli Scrittori e degli Editori e del Consiglio degli Scrittori europei, i tre partner della Commissione nell’organizzare il premio.

Per l’Italia c’era Daniele Del Giudice,con il romanzo “Orizzonte mobile”.Quando è stato chiamato a fare un breve commento in francese o in inglese, come facevano tutti, ha balbettato per alcuni lunghissimi secondi, nel silenzio assoluto della platea, e ha poi con la voce incerta ha detto “posso dirlo solo in italiano: non me lo aspettavo,è una cosa bellissima…” è giù ringraziamenti a tutti, persino alla città di Bruxelles. Il pubblico evidentemente ha capito perchè ha avuto un sacco di applausi. In questa pagina l’elenco dei vincitori. Quattro solisti della Chamber Orchestra of Europe hanno suonato Schuman e Hayden e l’Inno alla Gioia.

Insomma, non me lo aspettavo ma mi sono divertita. Questi realizzati dalla Commissione non sono eventi culturali normali. Sono organizzati da società specializzate nel fornire servizi di assistenza tecnica alle varie Direzioni generali: le cosiddette boites à consultants, chiamate così perchè sono strutture economiche e finanziarie che si aggiudicano gare d’appalto complicatissime per la fornitura di servizi di comunicazione e logistica, forniti da consulenti specializzati valutati per i loro CV.

L’evento di oggi era organizzato da Teamwork. Questo è l’unico modo in cui la Commissione può organizzare iniziative di un certo rilievo (=budget), per esigenze di trasparenza nell’assegnazione dei contratti di fornitura. E’ un po’ un mondo a parte, con un linguaggio specializzato e regole diverse dal solito.
Però di solito l’efficienza è abbastanza garantita,così come l’attenzione a una comunicazione diretta, vivace e semplice.
E questa volta non è stato male, sembrava vero. Certo, avevano a disposizione un materiale speciali: 12 scrittori, molti dei quali giovani, e la loro emozione.

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