Giovedì 18 settembre la piattaforma di arte contemporanea Framer Framed di Amsterdam ospiterà Decolonizing the Gaze: The Colonial Heritage of Italian and International Fashion Design and its Impact on the Collective Imagination, una tavola rotonda che prende le mosse dalla ricerca dell’artista visiva Caterina Pecchioli sull’immaginario della moda coloniale in Italia e Olanda. L’evento presenta lo studio degli oggetti di moda che Pecchioli ha visionato nei depositi dell’Ex Museo Coloniale di Roma, oggi Museo delle Civiltà (MUCIV), e del Wereldmuseum di Amsterdam, riflettendo sulle continuità e le rotture che legano il passato al presente in due contesti post-coloniali molto diversi. Si tratta di uno studio partecipativo che ha coinvolto attivamente designer e artisti con background coloniale in una riflessione collettiva sulle eredità del colonialismo, sulla agency coloniale, la sostenibilità e il significato politico del design.

Il prisma della moda, intesa sia come reparto produttivo che come campo semiotico che plasma la narrazione e la memoria, rivela una storia di diseguaglianze e interdipendenze tra Nord e Sud del mondo che attraversano lo spazio materiale dei corpi e quello immateriale del immaginario. La tavola rotonda conclude un biennio di scambi e incontri finalizzato a decentrare la prospettiva eurocentrica della moda contemporanea.
All’evento, moderato da Alessandra Saviotti, prenderanno parte, oltre all’artista, la stilista Linnemore Nefdt, Enrica Picarelli, direttrice editoriale di Africa e Mediterraneo, studiosa di moda africana, e Alessandra Vaccari, professoressa presso l’IUAV di Venezia e autrice di saggi sulla moda coloniale italiana.
Venerdì 19 all’Open Studio allestito presso la Thami Mnyele Foundation ad Amsterdam sarà possibile visionare l’output artistico del progetto che include le tavole pubblicate su Africa e Mediterraneo, alcune delle quali realizzate in collaborazione con il designer R.V. Abbey-Hart.

Il progetto ha beneficiato del sostegno dell’Italian Council con la collaborazione di Thami Mnyele Foundation, CBK Zuidoost, Framer Framed e di numerosi partner culturali tra cui Africa e Mediterraneo. Quest’ultima ha pubblicato una restituzione visiva approfondita del lavoro di Pecchioli nel numero 100 – Restitutions: Ethics and Methodologies for a Contested Heritage, curato da Lucrezia Cippitelli e Donatien Dibwe dia Mwembu – dedicato al tema della restituzione e della decolonizzazione dei musei che presenta una ricca sezione sul caso italiano e in particolare sulla controversa storia dell’Ex Museo Coloniale. Gli abiti, i tessuti e gli accessori raccolti nel collage di immagini realizzato da Pecchioli e dai designer che hanno partecipato a Decolonizing the Gaze non rivelano solo la vastità del saccheggio coloniale, ma anche e soprattutto le modalità non lineari attraverso cui le narrazioni e le identità culturali sono sopravvissute e si sono trasformate nel tempo.
Sarà possibile visionare l’output artistico del progetto che include le tavole pubblicate su Africa e Mediterraneo e quelle realizzate dal designer R.V. Abbey-Hart, venerdì 19 all’Open Studio allestito presso la Thami Mnyele Foundation.