10 luglio 2012
Nuove segnalazioni per il Badilisha Poetry X-Change
Anche quest’anno, la piattaforma Badilisha Poetry X-Change accetta segnalazioni di autori entro il prossimo 20 luglio, con l’obiettivo di diffondere la poesia africana e della sua Diaspora.
Lanciata per la prima volta a Città del Capo nel 2008 dall’organizzazione non profit Africa Centre, nell’ambito dell’omonimo progetto, la piattaforma intende dare risonanza alle voci della cultura africana e della sua Diaspora, attraverso l’archiviazione dei lavori di aspiranti poeti e artisti già affermati, al fine di rimpatriare molte delle produzioni e collezioni panafricane collocate e presentate in giro per il mondo.
Con l’obiettivo di innovare, sfidare e trascendere la realtà geografica, per disegnare nuove e più ampie esperienze, l’organizzazione Africa Centre fornisce uno spazio dedicato alla creazione e alla celebrazione dell’espressione culturale africana, mettendo a disposizione una piattaforma digitale in continua evoluzione.
Le radici di questo progetto vengono fatte risalire a ragioni storiche, politiche ed economiche, che hanno limitato l’accesso degli africani al loro patrimonio culturale e al mondo dei professionisti contemporanei, determinando ostacoli per la crescita di poeti e autori, per la loro autostima e senso di appartenenza.
Ad oggi la piattaforma è in contatto con più di 160 poeti in rappresentanza di 19 paesi. Un numero che aumenta costantemente e che si vorrebbe ulteriormente incrementare attraverso la partecipazione di tutti coloro che sono interessati ad identificare i poeti, comunicando ai gestori della piattaforma il paese e la comunità di appartenenza degli artisti individuati e contribuendo alla registrazione dei loro lavori tramite il servizio logistico offerto da Badilisha Poetry X-Change.
Chiunque fosse interessato a collaborare per registrare il poeta individuato nella propria comunità, può inviare una mail all’indirizzo lindak@africacentre.net
Nel sito si possono leggere poesie, biografie di artisti e, nella sezione radio, ascoltare letture di poesie da parte degli autori stessi. Il nome del sito deriva dall’espressione swahili “Badilisha”, che significa cambiare, scambiare o trasformare.
Parole chiave : Africa Centre, Badilisha Poetry X-Change, Diaspora africana, poesia
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Il Centro di Arti Creative dell’Università di KwaZulu-Natal presenta, dal 17 al 21 ottobre presso il Teatro Elizabeth Sneddon di Durban, il 15° Festival Internazionale di Poesia Africana. Saranno presenti all’evento un gruppo di 20 finalisti provenienti da 12 paesi diversi. Tra l’8 e il 15 ottobre inoltre, il Poerty Festival si terrà anche in Malawi, Zimbabwe, Johannesburg e a Città del Capo.
I temi affrontati dagli autori nelle loro poesie toccano una molteplicità di argomenti e di ambiti differenti, spaziando dalla più tagliente critica sociale e politica ad un approccio più introspettivo e personale, fino ad arrivare ai poeti che rientrano all’interno del contemporaneo panorama rap e hip hop.
Da non dimenticare che il 28 novembre sempre a Durban si terrà la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COF 17), così che il 17 ottobre, nella notte di apertura del Festival, ci si concentrerà inizialmente sulle molteplici sfide ambientali e planetarie.
Il 22 ottobre ci sarà la festa di chiusura dell’evento presso il Centro BAT, sempre a Durban. Il programma ufficiale del Festival prevede l’esibizione di cinque poeti per giornata, ad eccezione della giornata finale, durante la quale sarà possibile partecipare a seminari, workshop, conferenze e tavole rotonde.
Per visualizzare il programma dettagliato del Festival rimandiamo al link
Parole chiave : Ambiente, arti creative, cambiamenti climatici, Centro BAT, Città del Capo, COF 17, Durban, Elizabeth Sneddon, International poetry festival, Johannesburg, Malawi, poesia, Zimbabwe
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05 agosto 2009
Poesia – “Le chant de l’exil” di Kama Kamanda
Su richiesta di una nostra lettrice pubblichiamo volentieri una poesia di Kama Kamanda ripresa dall’archivio di Africa e Mediterraneo.
Le chant de l’exil
Je quitte mes songes
Je pars avec le vent du refus
Pour un horizon sans figures sans cris
Et sans langage clôs
Où désormais se prolonge la grâce
Du pauvre et de l’égaré
Je pars fredonnnant le chant spectral
De nos ancêtres aux brisures recommencées
Que dessinent les yeux de mon peuple
Témoins de mes tourments
Je pars au pays de l’oubli
Où nul ne verra mon visage scellé
Ni ne consultera mon historie mêlée
D’héritages lointains et de poussière
Je pars sans offrandes
Comme le mort sans tombe et sans bannière
Avec ma mémoire dépeuplée
Dans le silence de la nuit sans fin
Il canto dell’esilio
Lascio i miei sogni
Parto col vento del rifiuto
Per un orizzonte senza visi senza grida
E il suo linguaggio chiuso
Dove ormai si allunga la grazia
Del povero e del disperso
Parto canticchiando un canto spettrale
Dei nostri antenati dalle piaghe riaperte
Che disegnano gli occhi del mio popolo
Testimoni dei miei tormenti
Parto per il paese dell’oblio
Dove nessuno vedrà il mio viso sigillato
Né consulterà la mia storia impastata
D’eredità lontane di polvere
Parto senza offerte
Come la morte senza tomba e senza insegne
Con la mia memoria spopolata
Nel silenzio della notte senza fine.