Il terzo modulo della International School on Migration 2021, tenutosi a distanza il 24 settembre, ha lasciato spazio alle autorità locali che hanno discusso delle strategie regionali e municipali per attuare la transizione verde. Come già evidenziato nel corso del primo modulo dalla dott.ssa Marta Foresti, questo processo richiede il coinvolgimento diretto e continuo delle città, molte delle quali stanno sviluppando azioni dal basso di resilienza sociale e lotta al cambiamento climatico. Si tratta di soluzioni efficaci che, per la prima volta, integrano ambientalismo e giustizia sociale. Le sfide tuttavia non mancano; il coinvolgimento locale è disomogeneo e le competenze messe in campo spesso inadeguate. C’è dunque bisogno di migliore coordinamento, finanziamenti adeguati e formazione.
Luigi di Marco, analista di politiche presso AsviS, ha moderato la sessione mattutina dedicata al ruolo delle municipalità nel processo di inclusione e coesione sociale. La prima ospite è stata Gemma Pinyol-Gimenéz, responsabile per le politiche sulla migrazione e la diversità di InStrategies, il think tank spagnolo che crea innovazione sociale inclusiva. Pinyol-Gimenéz ha parlato dell’importanza di adottare un approccio interculturale alla questione dell’integrazione dei migranti nelle contesti urbani. Tale approccio garantisce che siano rispettati i principi di uguaglianza, rispetto delle differenze e pari opportunità e allo stesso tempo attuati gli obiettivi mondiali di sviluppo sostenibile. La nostra ospite ha descritto l’interculturalità come un principio innovativo che mette in atto azioni intersezionali per farsi carico di esigenze reali come quella di costruire comunità più solide e solidali. A seguire è intervenuto Matthew Bach, coordinatore per la giusta transizione dell’ICLEI. Bach ha presentato le iniziative della sua associazione in materia di giustizia ambientale, iniziative che si allineano con quelle attuate da InStrategies con cui ICLEI condivide la missione di fare in modo che le politiche municipali integrino i principi della giustizia sociale, dell’inclusione e dell’uguaglianza. Bach ha posto l’attenzione su alcuni comuni europei virtuosi che attuano iniziative in grado di unire sostenibilità ambientale e sociale e fatte su misura per i territori. Ma resta ancora molto da fare per diffondere, a livello urbano, una cultura condivisa di ambientalismo socialmente solidale.
La sessione pomeridiana è stata moderata da Anna Lisa Boni, Segretario Generale di EUROCITIES, la rete di 200 comuni europei che promuove la diplomazia cittadina e politiche di benessere diffuso e inclusivo. La sessione ha ulteriormente approfondito i temi emersi nella mattinata con gli interventi di Fátima Fernández – Segretario di UCLG Barcelona, la più vasta organizzazione di autorità governative locali e regionali – Norbert Ciperle – consigliere comunale a TraiskirchenCONTROLLARE NOME in Austria – e Cristian Vasile – responsabile per gli affari esteri presso la municipalità di Constanza in Romania. Gli ospiti hanno descritto le strategie attuate dalle rispettive autorità cittadine per rispettare gli obiettivi dell’Agenda 2030. Il messaggio emerso da questo modulo è chiaro: i governi locali hanno il polso del territorio e la visione migliore per creare opportunità di crescita collettiva basate sui valori della cooperazione, della solidarietà, della difesa dei diritti umani e dell’armonia sociale che siano, allo stesso tempo, in linea con le esigenze ambientali del nostro momento storico. È dunque necessario migliorare la coordinazione e lo scambio con le istituzioni nazionali e internazionali affinché il percorso di sviluppo sostenibile avvenga nel nome dell’integrazione e della resilienza sociale.
La sessione finale del modulo è stata dedicata al terzo appuntamento del programma di formazione sulla Valutazione di Impatto Sociale curato da Ashoka Italia.
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People-centred sustainable development: the ISoM examines the role of local authorities in the green transition
The third module of the International School on Migration 2021, held remotely on September 24, gave the floor to local authorities to better understand how they put the green transition into action. As already evidenced by Dr. Marta Foresti in Module 1, cities are the at forefront of this process and are indeed developing bottom up solutions to improve social resilience and combat climate change. These solutions are an example of a successful intersection of justice and environmentalism. However, they face a number of challenges, showing different levels of commitment and skills that highlight a need for better coordination, funding and training.
The morning session was moderated by Luigi di Marco, policy analyst at AsviS Secretariat, and delved into the role of municipalities in fostering migrant inclusion and social cohesion. The first speaker was Gemma Pinyol-Gimenéz, Head of Migration Policies and Diversity at InStrategies, the Spanish think tank creating inclusive social innovation. She made a strong case for adopting an intercultural approach to migrant integration at the municipal level, which ensures equality, positive interaction, and respect for diversity, while fitting into the sustainable development goals agenda. For Pinyol-Gimenéz, interculturalism is innovative and addresses real, on-the-ground needs for intersectional actions that preserve differences while building community. The second presentation was given by Matthew Bach, who coordinates work for the just transition at ICLEI. Bach introduced ICLEI’s work on urban environmental justice, which aligns with that of InStrategies in that it also promotes justice, inclusion, diversity and equity at city level. He provided a number of examples of municipalities across Europe that have put in place site-specific initiatives to harmonize social and environmental sustainability. But more work needs to be done.
The afternoon session was moderated by Anna Lisa Boni, the Secretary General of EUROCITIES, which gathers 200 cities across Europe with the mission of maximizing well-being for all. It followed up on the theme of the morning with presentations by Fátima Fernández – UCLG World Secretariat Barcelona, Spain, the world’s largest organization of local and regional authorities – Norbert Ciperle – city councilor of Traiskirchen Municipality, Austria – and Cristian Vasile – Foreign Affairs Officer of Constanta Municipality, Romania. The speakers illustrated how their respective municipalities carry out the specifications of the 2030 Agenda. The message is clear that coordination and exchange should be improved so that local governments can bring a new perspective based on cooperation, human rights, solidarity, and peace to the sustainable development agenda.
Finally, the participants joined Ashoka for the third project work session on Social Impact Assessment.