30 ottobre 2012

Non sono numeri: il 22° Dossier Statistico Immigrazione Caritas e Migrantes presentato presso la regione Emilia-Romagna

Non sono numeri, ma “uomini e donne, bambini, giovani e anziani che cercano un luogo dove vivere in pace”: questo il messaggio del Dossier Statistico Immigrazione Caritas e Migrantes 2012, presentato oggi in Regione Emilia-Romagna, in contemporanea con le presentazioni ufficiali realizzate in tutta Italia.

In apertura della conferenza stampa l’Assessora regionale alle politiche sociali Teresa Marzocchi ha sottolineato il fatto che l’immigrazione è ormai una caratteristica della nostra società. «Abbiamo tanti permessi per ricongiungimenti», ha affermato, «e questo significa stabilità, significa che questi nuovi cittadini pensano ai nostri territori come a luoghi in cui si possa “metter su casa”: di questo dobbiamo tenere conto nell’orientare le nostre politiche.»

Marzocchi ha rimarcato la percentuale molto alta di bambini di origine immigrata nelle scuole della Regione, una presenza che però non crea difficoltà. «Il fatto che la metà di questi bambini sono nati in Italia (più di 40.000) pone ancora una volta in evidenza il tema della cittadinanza per i figli di stranieri. Un provvedimento che non spetta a noi, ma è giusto parlarne e fare pressione, anche con gesti simbolici, come ha fatto il Comune di Bologna dando la cittadinanza onoraria ai bambini nati nel territorio italiano da immigrati stranieri residenti a Bologna.»

«Mi capita di visitare le terre del terremoto», ha raccontato l’assessora, «che hanno dal 15 al 20% di cittadini immigrati. Quando inauguro le scuole vedo famiglie di tante provenienze, e chiedo ai sindaci: avete problemi? No, mi rispondono: è gente che lavora, che si integra e fa la propria parte. E lo si vede anche nei buffet, fatti dalle famiglie, che c’è il contributo di tante culture.»

Pietro Pinto, componente del Comitato scientifico del Dossier e rappresentante dell’associazione Africa e Mediterraneo, ha esposto i numeri del Dossier 2012. Il messaggio di sintesi è che, malgrado la crisi, la presenza di stranieri continua a crescere. Non c’è più bisogno di parlare di emergenza, né di sottolineare che l’immigrazione è un dato strutturale: il dato molto semplice è che c’è ancora bisogno di manodopera straniera, mentre la differenza di reddito tra Occidente e Paesi in via di sviluppo ancora altissima costituisce una spinta irrefrenabile all’emigrazione.

«Quest’anno abbiamo dato più spazio al tema dei rifugiati, in una sezione particolare dal titolo “Italia, terra d’asilo”. Dal 1950 ad oggi oltre mezzo milione di persone che hanno fatto richiesta di asilo in Italia. Dunque l’emergenza Nord Africa, che ha visto l’arrivo di tante persone in seguito alle primavere arabe, non è la prima né sarà l’ultima emergenza.»

Per quanto riguarda la presenza nei vari settori lavorativi, ci sono cifre interessanti, tra cui quella che il 50% dei calciatori di serie A sono stranieri (!). Il 18% degli stranieri si inserisce in lavori a qualifica alta, e questa percentuale è in crescita. Il Dossier ogni anno calcola anche il rapporto economico costi/benefici della presenza degli immigrati in Italia, confrontando la spesa pubblica per questa porzione di popolazione con i contributi previdenziali e il gettito fiscale dei cittadini stranieri. Questo saldo è positivo per 1,70 miliardi di euro.

Gianmarco Marzocchini, Delegato Regionale Caritas Emilia-Romagna, ha spiegato che con il Dossier, le fondazioni Caritas e Migrantes, espressioni della Chiesa, vogliono offrire strumenti per le politiche. «Il nostro approccio tiene sempre conto del fatto che sono persone, cittadini che fuggono dalla loro terra, portando spesso con sé un dolore, una perdita. E qui ora si confrontano con la crisi. La Caritas Emilia-Romagna, la rete delle parrocchie, vedono tutti giorni il problema della perdita di permesso in seguito alla mancanza di occupazione. L’irregolarità comporta la possibilità di accesso ai servizi pubblici e allora arrivano da noi.»

Marzocchini ha poi sottolineato il problema dell’Emergenza Nord Africa, che al 31 dicembre 2012 finirà. «Sono ancora 20.000 i richiedenti asilo accolti in Italia. Sono stati costretti a fare domanda di asilo e adesso sono “incuneati” in questo percorso, e molti sono i dinieghi.»

L’assessore Marzocchi ha spiegato che sono ancora 1504 i richiedenti asilo presenti nel territorio della regione e che gli enti locali hanno fatto presente il problema del termine dell’emergenza Nord Africa e della sorte di queste persone che rischiano, dopo un anno e mezzo di permanenza e di accoglienza, e con il coinvolgimento di tante risorse, di finire nella clandestinità. La regione partecipa al tavolo nazionale indetto dalla ministra Cancellieri con Enti locali, Protezione civile e Ministero del Lavoro. Noi tutti Enti locali insistiamo con l’idea della regolarizzazione, che permetterebbe agli ospiti di muoversi con autonomia. «Il primo strumento di cui abbiamo bisogno», ha concluso Marzocchi, «è la concessione del permesso umanitario a tutti, e anche la ridiscussione dei dinieghi già dati alle richieste di status di rifugiato».

Scarica la presentazione sintetica: 2012_Dossier_Scheda_di_sintesi

Scarica il comunicato stampa finale della presentazione nazionale: Dossier_immigrazione2012_cs_finale

Trackback url: https://www.africaemediterraneo.it/blog/index.php/dossier-statistico-immigrazione-caritas-e-migrantes-2012-presentazione/trackback/

Inserisci un commento